Luca Lazzareschi e Gaia Aprea in ANTONIO E CLEOPATRA
All'Eliseo con la regia di Luca De Fusco
Approda a Roma – in scena al Teatro
Eliseo da martedì 28 gennaio fino a domenica 9 febbraio – lo spettacolo Antonio e Cleopatra, di William
Shakespeare, nella nuova traduzione di Gianni Garrera, con la regia e
l’adattamento di Luca De Fusco, prodotto da Teatro
Stabile di Napoli, Fondazione Campania dei Festival-Napoli Teatro Festival
Italia, Arena del Sole | Nuova Scena -Teatro Stabile di Bologna.
Protagonisti dello spettacolo, nei ruoli dei due personaggi del
titolo, Luca Lazzareschi e Gaia Aprea, accompagnati negli altri ruoli della
tragedia da Paolo Cresta,
Stefano Ferraro, Serena Marziale, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione,
Federica Sandrini, Gabriele Saurio, Paolo Serra, Enzo Turrin, con la
partecipazione in video di Eros Pagni.
Le
scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Zaira de Vincentiis, il disegno luci
di Gigi Saccomandi, le musiche originali di Ran Bagno, il suono di Hubert
Westkemper, le coreografie di Alessandra Panzavolta.
Presentato con successo al Napoli
Teatro Festival Italia dello scorso giugno, Antonio
e Cleopatra del regista Luca De Fusco continua e approfondisce la linea del
predente Antigone di Valeria
Parrella, con una messa in scena essenziale, asciutta, dove l’incrocio tra
teatro, cinema e musica gioca ad esaltare la potenza della parola.
«Con questo
spettacolo – dichiara Luca De Fusco – proseguo un lavoro già avviato con Vestire gli ignudi nel 2010 e con Antigone nel 2012 che persegue un
intenso uso della commistione teatro/video e che punta ad un radicale rifiuto
del naturalismo. Credo che il teatro non sia più competitivo con il cinema e la
tv nel realismo mimetico. E che quindi non abbia più senso condurre regie
basate su porte che si aprono e si chiudono, attori che si muovono sulla scena come nella vita, o, nel
caso in questione, addirittura di navi che compaiono in scena come in un
kolossal. Credo che attraverso l'uso combinato di immagine video e grande presenza
della musica (anche quest'anno dovuta al talento originale di Ran Bagno) si
possa realizzare un teatro molto moderno che in realtà si richiama alle origini
del teatro, in cui gli attori non si muovevano naturalisticamente, ma
"dicevano" il testo,
accompagnati dalla musica. Dopo aver realizzato questo stile già in Antigone ho voluto intraprendere la
sfida di tentare di mettere in scena in questo modo un copione ritenuto ai
limiti dell'irrappresentabile come Antonio
e Cleopatra. D'altra parte tentare di mettere in scena questo capolavoro assoluto,
metafora del rapporto tra Oriente e Occidente, del contrasto tra vita privata e
pubblica, senza mostrare né navi, né regge ma solo basandosi sulla parola
shakespeariana, mai come in questo caso grande ed iperbolica e quindi non
bisognosa di nessun altro segno esteriore, vuol dire in fondo tornare a
Shakespeare che immaginava realizzazioni sceniche sobrie e suggestive per le
proprie opere.
Questa grande
scommessa, che, a giudicare dalle reazioni di pubblico e critica alle due
rappresentazioni estive al Napoli Teatro Festival, sembra vinta, è stata
possibile solo grazie al grande talento, alla grande disciplina, alla
formidabile concentrazione dei miei attori, che ringrazio tutti. Credo che sia
coloro che ameranno il nostro particolare stile sia coloro che dissentiranno
dovranno comunque riconoscerci il merito
di aver ridato vita ad un testo poco rappresentato e che contiene invece alcune
pagine, e alcuni personaggi, tra i più complessi, contraddittori, affascinanti,
della storia del teatro».
TEATRO ELISEO
28 gennaio | 9
FEBBRAIO 2014
Antonio e Cleopatra
di William
Shakespeare
nella traduzione di
Gianni Garrera
e l’adattamento e la
regia di Luca De Fusco
che vede in scena nei
ruoli dei due protagonisti del titolo
Luca Lazzareschi e
Gaia Aprea
Uno spettacolo di
forte impatto visivo che incrocia teatro, cinema e musica
dove padrona della
scena è soprattutto la parola
Luca Lazzareschi
Marco Antonio
Gaia Aprea Cleopatra
Stefano Ferraro
Agrippa
Serena Marziale
Carmiana
Paolo Cresta Demetrio
Giacinto Palmarini
Cesare Ottaviano
Alfonso Postiglione
Messaggero e Contadino
Federica Sandrini
Iras e Ottavia
Gabriele Saurio
Mecenate
Paolo Serra Enobarbo
e Mardiano
Enzo Turrin Eros e
Lepido
e con la
partecipazione in video di Eros Pagni Indovino
Si ringrazia il
Teatro di San Carlo per la partecipazione in
video del Corpo di
ballo
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