Caffè Nemirovsky, da una idea di Luca de Fusco

A cura di Patrizia Bologna e Stefania Maraucci
Al Ridotto del Teatro Mercadante di Napoli il 9 e 16 giugno 2014
Servizio di Mario Migliaccio

Napoli - La splendida cornice del Napoli Teatro Festival Italia viene impreziosita ancor di più da una serie di appuntamenti molto raffinati. Da una bella idea di Luca de Fusco, direttore della rassegna, nasce "Caffè Nemirovsky", una serie di letture , interpretate da grandi artisti, in onore di Irene Nemirowsky, probabilmente la più grande interprete della letteratura del Novecento. Essa è autrice di numerosi racconti e romanzi brevi con una scrittura decisamente originale. Proprio da qui viene l'idea di affidare alla voce di alcune carismatiche interpreti femminili la lettura di una parte di questi racconti: David Golder, Il calore del sangue, Un bambino prodigio, Film parlato, Le vergini, Come le mosche d'autunno, Il ballo. Quest'ultimo, "Il ballo" è stato il primo ad andare in scena. Interpretato magistralmente da Sara Bertelà, "Il ballo", forse il romanzo più celebre della Nemirowsky,  contiene molti temi cari alla scrittrice: dalla rivalità madre - figlia all'ipocrisia sociale, alla goffaggine dei parvenus alle vendette adolescenziali, i temi trattati non stancano per niente lo spettatore ma lo proiettano in un mondo parallelo. In questo mondo, il signore e la signora Kampf decidono di organizzare un ballo, ma la piccola Antoinette troverà un modo per mettere i bastoni fra le ruote ai genitori. 

Il Ridotto del Mercadante viene trasformato in un localino stile francese, con tanto di faretti puntati sui tavolini in cui sedeva il pubblico. La lettura avvolgente di Sara Bertelà è accompagnata dalla musica di Paolo Coletta che riproduce celebri temi del sinfonismo e del neoclassicismo russi che ci catapultano nella Parigi dei primi del Novecento. Sia per i contenuti di queste straordinarie ed emozionanti letture, sia per le più che valide interpreti femminili, la serie di appuntamenti con "Caffè Nemirowsky" è certamente da non perdere.

 

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