“Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta- diretto e interpretato da Benedetto Casillo
Al
Teatro Sannazaro di Napoli dal 30 gennaio al 15 febbraio
Servizio
di Francesco Gaudiosi
Napoli- Rappresentare a
Napoli Miseria e Nobiltà è un po’
come portare a Venezia un Servitore di
due padroni o a Roma un Rugantino.
Uno spettacolo nel quale il pubblico conosce già quasi la totalità di battute
della messa in scena, e soprattutto, pretende interpretazioni che non lascino
spazio ad errori o a sbavature nella caratterizzazione del personaggi.
Benedetto Casillo torna in
scena con questo classico del teatro napoletano firmando anche la regia dello
spettacolo, che sarà al teatro Sannazaro di Napoli fino al 15 febbraio. “Non
temo il confronto con Eduardo e Totò semplicemente perché non è giusto che ci
sia confronto ” ha dichiarato l’attore napoletano, “ognuno ha un modo diverso
di portare in scena questa commedia”. Tanto per ricordare la valenza nella
storia della drammaturgia napoletana di questo spettacolo, basti pensare al
ruolo del giovane Peppiniello che ha
“battezzato” da un profilo artistico più
generazioni di attori, tra i quali Eduardo De Filippo, Luca De Filippo e
Pietro de Vico.
La messa in scena firmata da
Benedetto Casillo restituisce una versione fedele del testo scarpettiano, senza
sbavature e ben focalizzata sui “pilastri” della farsa napoletana. Restano
invariate le macchiette e le gag che rendono Miseria e Nobiltà un capolavoro della comicità napoletana,
impreziosito nella versione di Casillo da note di regia che rendono comici
anche determinati recitati basati sul non detto, nei quali è notevole anche la
fisicità attoriale e la capacità di saper coprire bene tutti gli spazi del
palcoscenico.
Suggestivi i costumi di Isa
di Lena, che, soprattutto nel caso della vestizione
della finta nobiltà, restituiscono una caratterizzazione ancora più
grottesca ed efficace della miseria dietro la quale si nascondono Felice,
Pasquale e le loro rispettive famiglie.
Il risultato è una
messinscena decisamente gradevole, con ben sedici attori sulla scena, classica
ma mai antiquata, originale e notevolmente ritmata. Anche il pubblico mostra di
gradire questo spettacolo con applausi a scena aperta e risate che rievocano i
sapori della grande commedia napoletana.
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