"L'ULTIMA ESTATE DELL'EUROPA" – DI GIUSEPPE CEDERNA E AUGUSTO GOLIN - REGIA DI RUGGERO CARA
Al
teatro Galleria Toledo di Napoli dal 27 gennaio al 1 febbraio
Servizio
di Mario Migliaccio
Napoli
- "Si stava meglio quando si stava peggio" diceva qualcuno. Ma siamo
sicuri che sia così? Proviamo a domandarlo a Fausto, o magari poniamo la stessa
domanda a Giuseppe, a Francesco, a Sergio. Ormai loro non possono più esprimere
opinioni perché il peggio l'hanno già vissuto. Giovani che, insieme a tanti altri, quel 28 giugno
del 1914 hanno vissuto l'ultima estate dell'Europa. Al teatro Galleria Toledo
di Napoli va in scena uno spettacolo che riporta alla luce la storia (la vera
storia) della Prima Guerra Mondiale. "L'ultima estate dell'Europa"
sta a significare la fine di quel periodo di pace vissuto fino ad allora. Quel
periodo calmo e tranquillo venne distrutto, a Sarajevo, dai colpi di rivoltella
esplosi contro l'Arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo-Este e consorte, quel
28 giugno del 1914. Protagonista di tale assassinio fu, un rivoluzionario, uno
studente serbo, Gavrilo Princip che, preso da un sentimento patriottico, non ci
pensò su due volte a far fuoco. Da lì in poi l'inferno, l'abisso. Un conflitto
che trascinò al suo interno paese dopo paese, mandando a morire milioni di
uomini in un conflitto che ben presto, si trasformò in una guerra di
"trincea". E l'Italia? Che fine fa l'Italia? Nel 1915 entra in guerra
anche il "Bel paese" con convinzioni e certezze che di lì a poco
risulteranno fatali.
Nella
rappresentazione si assiste ad un'ottima performance dell'unico attore presente
in scena (Giuseppe Cederna) e dei due musicisti (Alberto Capelli e Mauro
Manzoni) che, dal vivo, lo accompagnano in ogni suo movimento. Uno spettacolo
commovente e ricco di significato. Ad ormai cento anni dall'inizio del primo
conflitto mondiale, L'ultima estate dell'Europa rappresenta un degno
omaggio alla memoria di quelle vittime che, in molti casi, sono morte
nell'anonimato. Una messa in scena che ricorda la cruda realtà di una guerra
capace di cambiare, in modo indelebile, le sorti di intere generazioni.
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