"L'AMORE OLTRE IL TEMPO", premiato con il Globo d’Oro 2020 come miglior cortometraggio
Servizio di Pino Cotarelli
Il Globo
d’Oro 2020 per il miglior cortometraggio è andato quest’anno a “L’amore
oltre il tempo”, diretto da Emanuele Pellecchia e prodotto
dalla società editrice Phoenix Film Production (editrice anche di saggi, romanzi e fumetti come Phoenix Publishing). Il
film muto, girato in bianco e nero, con le particolari tecniche a camera fissa
e i movimenti di macchina a mano adottati dal regista, si rivela prodotto unico
e originale, raffrontabile ai mutui d’epoca dei grandi Charlie
Chaplin, Buster Keaton e Georges Méliès. Le movenze, la mimica, la
musica, anche in assenza di dialoghi, rendono piacevole e agevole la visione e
la comprensione.
Non a
caso la motivazione del meritatissimo premio della giuria della stampa estera,
consegnato da Maarten van Aalderen, è stata: “L’amore oltre il
tempo spicca per la sua originalità e creatività. In un periodo in cui si utilizzano
sempre più le tecnologie avanzate per ottenere effetti speciali, Emanuele
Pellecchia ha deciso di optare per un ritorno al corto muto in bianco e nero,
dove la mimica e la colonna sonora sono in perfetta sintonia. Il corto è
giocoso, con risvolti sorprendenti e inaspettati e un finale bellissimo che fa
onore al suo titolo, con l’amore che rimane in tutti i tempi. Per questo motivo
la giuria ritiene che L’amore oltre il tempo meriti il premio del miglior
cortometraggio del Globo d’Oro 2020”.
Una
premiazione per Emanuele Pellecchia, in compagnia di nomi prestigiosi nella
edizione del Globo d’oro 2020, premio cinematografico italiano
assegnato annualmente dai giornalisti della stampa estera accreditata in Italia:
Pierfrancesco Favino come miglior attore
nel film “Hammamet “
Paolo Sorrentino per la migliore serie tv
con “The New Pope”
Fratelli D’Innocenzo per la migliore regia
del film “Favolacce”
Fratelli D’Innocenzo per la migliore sceneggiatura
del film “Favolacce”
Giorgio Diritti per il miglior film ’Volevo
Nascondermi’
Emanuele Pellecchia per il miglior cortometraggio
‘L’amore oltre il tempo’
Manuele Mandolesi per il miglior documentario
‘Vulnerabile bellezza’
Matteo Cocco per la migliore fotografia
film “Volevo nascondermi”
Valeria Bruni Tedeschi come miglior attrice
di corto “Aspromonte – La terra degli ultimi”
Pericle Odierna miglior Colonna Sonora film
“Picciridda”
Il
corto, della durata di 14 minuti circa, girato per alcune scene nelle vicinanze
della sede della storica Lombardo film, casa cinematografica napoletana degli
anni Venti, che si trasferì a Roma prendendo il nome di Titanus, nasce da
un’idea di Emanuele Pellecchia (che ne ha curato anche la regia) e di Luna
Cecilia Kwok e racconta la storia di un uomo (Luca Lombardo) e di
una donna (Denise Capuano), che entrati in contatto, da due epoche
diverse, per una strana interferenza telefonica tra uno smartphone recuperato
da un rigattiere (Vincenzo Merolla) ed un vecchio telefono a disco,
sognano la loro storia d’amore, interrotta però bruscamente quando si esaurisce
la batteria dello smartphone. Sarà un libro dal titolo L’amore oltre il
tempo che li farà rincontrare segnando il loro destino. Gli
altri attori del cast sono: Enzo Perrotta, Francesco Saverio Tisi, Gianluca
Testaverde, Elena Erardi, Nicola Mondino. Il corto è distribuito nei
Festival da Premiere Film.
Emanuele Pellecchia ha
accolto il premio come ulteriore stimolo per sé e per i tanti artisti che
combattono per l’affermazione di un sogno: «Per un giovane regista
ottenere un riscontro così prestigioso al proprio lavoro significa innanzitutto
realizzare un sogno. Ho capito che se credi in quello che fai e coinvolgi il
cuore, le sfide perdono la loro carica minacciosa e diventano la scintilla che
accende la fiamma e dà la forza di non mollare».
L’intero cast e la produzione hanno voluto partecipare
la loro soddisfazione e l’entusiasmo per il meritato premio, in una conferenza
stampa con la proiezione del corto, martedì 21 luglio alle ore 18, alla
Libreria del Cinema e del Teatro in via Parco Margherita, 35 a Napoli, a giornalisti,
addetti ai lavori ed amici, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza per
l’emergenza Covid-19. La proiezione è stata preceduta dalla relazione di Roberto
D’Avascio, Presidente dell’ArciMovie, che ha presentato il cortometraggio, le
sue peculiarità tecniche e di realizzazione, citando l’intero cast ed ha posto
in evidenza le complessità della realizzazione di un corto, nella necessità di
girare una storia compiuta in poco tempo seppur con costi bassi. Dal critico
cinematografico Valerio Caprara invece, il resoconto del suo scetticismo
nell’approcciare alla visione di questo corto, che la sua esperienza della
partecipazione a giurie di tanti concorsi e festival, gli faceva pensare ad un’opera
di un appassionato non padrone del tecnicismo o di un tecnico senza sentimenti,
ovvero l’ennesimo prodotto non entusiasmante. Ma già nella prima visione si è
accorto dei tratti interessanti, stimolanti ed anche commuoventi del corto e
rivedendolo ancora, ne ha apprezzamento la capacità del regista di attraversare
il muro del tecnicismo per arrivare a toccare i sentimenti.
La successiva visione del corto ha entusiasmato i
presenti, come era già accaduto nella prima presentazione del corto, dove
l’intera platea dei presenti giornalisti, addetti ai lavori, conveniva nel
considerare il cortometraggio, un prodotto eccellente e meritevole di
premiazioni e successi. Dopo le interviste dei giornalisti di varie testate cartacee
e web, della Rai e del pubblico presente, si è festeggiato brindando ad un
successo che premia finalmente la competenza, il merito e la caparbietà di
realizzare un sogno.
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