IL SEME DELLA VIOLENZA - The Laramie Project

Palazzo Reale – Cortile D’onore – 21 e 22 luglio ore 21.30 durata 2h - prima assoluta

Servizio di Pino Cotarelli

Napoli – Lavoro toccante e impegnativo, anche per l’attenzione richiesta al pubblico per la durata della rappresentazione di oltre due ore. Il seme della violenza – The Laramie Project di Moisés Kaufman e del Tectonic Theater Project, regia di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, traduzione di Emanuele Aldrovandi, presentato per la sezione italiana del Napoli Teatro festival Italia 2020, ripropone il tema della omofobia, relativamente al caso dello studente gay Matthew Shepard, ucciso brutalmente nella cittadina del Wyoming nel 1998. Un fatto che fu analizzato, ricostruito e portato in scena dagli attori del Tectonic Theater che riuscirono, dopo il raccapricciante delitto, ad intervistare gli abitanti della città del Wyoming, ormai al centro dell’attenzione mediatica.

Otto gli attori in scena che lo ripropongono per Il seme della violenza, accanto a Ferdinando Bruni, Margherita Di Rauso, Giuseppe Lanino, Umberto Petranca, Marta Pizzigallo, Luciano Scarpa, Marcela Serli e Francesca Turrini, che hanno dato voce, con bravura, a più di sessanta personaggi, tra componenti dell’ensemble newyorkese, liberal, attivisti LGBT, ambienti universitari, testimoni del processo e abitanti di Laramie, alcuni dei quali, nel loro bieco provincialismo, pur non condividendo l’orrore del brutale assassinio di Matthew Shepard, non riusciranno a nascondere la disapprovazione per l’omosessualità, per le loro profonde convinzioni conservatrici e religiose radicate nel tempo. Matthew Shepard era un ragazzo gay di 21 anni, che studiava all’università di Laramie nel Wyoming, dove si trasferì dopo aver completato gli studi in Svizzera. In un locale conosce Aaron James McKinney e Russell Henderson e poco dopo si allontana in loro compagnia. Il barman, aveva notato che il ragazzo era ben diverso da quei due e avrebbe voluto impedirgli di unirsi a loro, ma non lo fece e non se lo perdonò mai. Uno dei due ragazzi, ritenendo di essere stato molestato (riferisce che Matthew gli avrebbe messo una mano su di una gamba e non solo…), estrae una pistola e lo colpisce alla testa facendogli perdere conoscenza. Poi i due lo caricano in macchina e lo portano in una zona isolata, dove lo colpiscono ancora molte altre volte. Un volto straziato con brutalità dirà il medico che lo soccorre quando giunge all’ospedale.

Verrà legato ad una staccionata di un ranch e lasciato lì esanime. Solo dopo 18 ore un passante in bicicletta si accorge del ragazzo che risulta ancora vivo; ma nonostante i soccorsi e la corsa in ospedale, Matthew morirà. Era il 12 ottobre del 1998. Una morte che indignò gli abitanti della cittadina del Wyoming, nella quale comunque c’era chi asseriva che Matthew se l’era cercata. Russel Henderson e Aaron James McKinney, dichiarati colpevoli, rischiarono la pena di morte, ma ironia della sorte, il grande movimento contro la pena capitale, a cui partecipò il movimento omosessuale americano ed internazionale, riuscì a salvare la vita ai due omicidi. Apprendendo la sentenza, Il padre di Matthew Dennis Shepard, con una commuovente dichiarazione e nella considerazione che il figlio era diventato un simbolo contro l'odio di persone come gli assassini, un simbolo per il rispetto dell'individualità e la tolleranza per le diversità, augurerà ai due assassini una lunga vita in carcere, affinché possano meditare al male fatto a lui e al figlio e magari potersi anche redimere. Di sicuro un teatro che fa riflettere.

IL SEME DELLA VIOLENZA - THE LARAMIE PROJECT
Di Moisés Kaufman e del Tectonic Theater Project
Regia Ferdinando Bruni, Francesco Frongia
Traduzione Emanuele Aldrovandi 
con Ferdinando Bruni, Margherita Di Rauso, Giuseppe Lanino, Umberto Petranca, Marta Pizzigallo, Luciano Scarpa, Marcela Serli, Francesca Turrini
Luci Michele Ceglia
Suono Giuseppe Marzoli
Assistente regia Alessandro Frigerio
Assistente scene Roberta Monopoli
Assistente costumi Elena Rossi
Coproduzione Teatro Dell’elfo, Fondazione Campania Dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia
In collaborazione con Festival Dei Due Mondi Di Spoleto

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