CONCERTO TRA SCRITTURA E TRASCRITTURA DI ROBERTO DE SIMONE
-Dall’opera di Johann Sebastian
Bach alla trascrittura di Alessandro De Simone Toccata e Fuga in re minore bwv 565
-Dall’opera di Igor Stravinskij
alla trascrittura di Antonello Paliotti cinque pezzi facili
-Dall’opera di Claude Debussy
alla trascrittura di Antonello Paliotti Golliwogg’s cake-walk; La plus que
lente; Général lavine – Excentric
-Dall’opera di Erik Satie alla
trascrittura di Antonello Paliotti La belle excentrique
-Dall’opera di Fryderyk Chopin
alla trascrittura di Roberto De Simone Sonata n. 2 in si bemolle minore, op. 35
Direttore d’orchestra LUIGI
GRIMA
Per Napoli Teatro Festival Italia
2020 - sezione Musica - in prima assoluta, ore 21.00 Teatro di San Carlo - 26 luglio
(trasmesso anche in live streaming)
Servizio di Rita Felerico
Napoli – Teatro di San
Carlo. Suoni conosciuti ma diversi,
l’orecchio veramente diviene parlante cercando di interpretare, ponendosi in
ascolto di un linguaggio sì di note, ma scritte/trascritte in una realtà che ci
pone verso una dimensione altra. Non siamo dinanzi solo ad una pura e semplice
traduzione; ciò che accade nell’orchestra è un ‘fatto unico’, che unisce l’idea
che è nella scrittura/trascrittura del Maestro Roberto De Simone all’istante
del presente, ai segni della pandemia. Nel teatro più bello del mondo le
distanze, lo spazio dimezzato nel suo occuparsi, il vuoto che circonda la
solitudine alla partecipazione e all’ascolto, sono canoni e norme frutto di
protezione, ma specchio di un ‘disagio’ già in atto e vissuto da una
agonizzante creatività, comune a chi ascolta, a chi suona, a chi compone. “ Il
dramma dell’attacco al cuore dell’immaginario – scrive il Maestro De Simone
- è già affiorato negli artisti
all’inizio del Novecento, quando i giganti profetici della creatività , da
Stravinskij a Picasso, da Pirandello a Brecht, da Wedekind a Bartok, da Wilde e
Majakovskij, han gettato l’allarme sulla disumanizzazione prodotta dal capitalismo industriale,
lanciando provocatoriamente alla ribalta del mondo perbenistico il Futurismo,
il cabaret, il cinema come arte, il jazz, il Cubismo, la dodecafonia e altro”.
Ma questa orchestra che può
apparire in un primo momento ‘indisciplinata’, composta da ben otto sassofoni -
due soprano, due contralto, due tenori, due baritoni – trombe, trombino,
tromboni, due fisarmoniche, batteria, vibrafono, chitarra elettrica, basso
elettrico e piano elettrico è invece armonicamente avvolgente ed espressiva. I
suoni dei fiati sono quelli che suggeriscono il nuovo ritmo del respiro, che
non dimentica le figure archetipe rimandate dell’eco delle fisarmoniche, del
vibrafono, della batteria, né i richiami dell’oggi ricordati dai suoni a jazz
della chitarra, del piano, del basso. Tutto questo nel mentre si legge e
ascolta Chopin, sonata n°2 in si bemolle minore, op.35. Bravissimo nel dirigere
e a rendere conclusa l’armonia della trascrittura è stato il Maestro Luigi
Grima, che ha dichiarato: “Un gruppo di musicisti eccellenti, uomini
meravigliosi. Un grazie particolare al Maestro De Simone per questa occasione.
Un privilegio per me”. Si intuiva una
grande complicità fra i musicisti, la consapevolezza di dare vita ad un momento
unico, e questo è senza dubbio merito del Direttore che è andato fino in fondo
all’intento del Maestro De Simone:” Il mio ambizioso intento –lo confesso- è
proprio di comporre uno spettroscopio della Sonata in si bemolle minore,
tonalità – come già detto – innanzitutto trasgressiva”. Non poteva che essere
così; ancora una volta ci ha saputo donare una preziosa pagina musicale da
riascoltare, sulla quale riflettere nel lasciarsi andare all’ascolto e superare
il pandemico ‘panico’. Notevoli anche le
altre trascrizioni, celebri brani di amati autori, Bach, Stravinskij, Debussy, Satie
trascritti da Alessandro De Simone e Antonello Paliotti, due comprovati
musicisti in ambito pop e jazz e collaboratori del Maestro De Simone che hanno
lasciato nel cuore anche momenti di elegante divertissement.
Direttore
d’orchestra Luigi Grima
E con Francesco
Salime e Giuseppe Di Coll’Andrea (Sax Soprano), Luigi Di Nunzio
e Pasquale Di Nunzio (Sax Contralto), Leonardo Auricchio e Danilo
Russo (Sax Tenore), Nicola Rando e Salvatore Marchese (Sax
Baritono), Francesco Capocotta (Trombino), Vincenzo Laurini e Francesco
Amoroso (Trombe), Cosimo Gargiulo e Antonio Di Somma
(Tromboni), Giuseppe Saggiomo (Vibrafono), Francesco Gesualdi e Vincenzo
Grimaldi (Fisarmoniche), Domenico Napolitano (Piano Elettrico), Michele
Montefusco (Chitarra Elettrica), Dario Franco (Basso Elettrico), Gianluca
Mirra (Batteria)
Il
ricavato dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza all’Istituto nazionale
tumori Fondazione Pascale di Napoli
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