‘A CIRIMONIA (L’impossibilità della verità) di Rosario Palazzolo interpretazione e regia Enzo Vetrano, Stefano Randisi
Palazzo Reale – Cortile delle carrozze – 26 e 27 luglio ore 21.00
durata 1h+20min
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli – “’A Cirimonia” il
lavoro di Rosario Palazzolo, rappresentato per il Napoli
Teatro Festival per la sezione italiana, in una cornice apparentemente indefinita
e con l’utilizzo di un linguaggio da teatro dell’assurdo, dai ritmi
serratissimi che si alternano ai silenzi fin troppi eloquenti (bravi i due attori
e registi, Enzo Vetrano e Stefano Randisi a renderlo molto aderente e
convincente), nella ostentata ricerca di ricordi e attraverso l’improbabile rito del “mi
ricordo, mi ricordo, mi ricordo…”, cerca di ricostruire un puzzle esistenziale
e di vite perdute, attraverso i ricordi che
sembrano lontanissimi nel tempo o volutamente rimossi o addirittura estremamente
pericolosi da riportare alla memoria.
Un compleanno da festeggiare, puntualmente
tutti gli anni, nello stesso mese e nello stesso giorno, nel tentativo di far
emergere una verità conosciuta
ma volutamente irraggiungibile? In un ciclo continuo
indefinito, in cui anche lo scambio dei ruoli sembra l’attenuazione ad una condanna,
i due uomini che voglio apparire coppia, uno dei due infatti indossa abiti femminili
senza troppa convinzione, si sforzano di far emergere i ricordi e quando questi
sembrano arrivare, ecco l’annuncio, con una nenia di una bambina o con letture
di notizie di efferati omicidi, ma in alternanza, solo uno dei due li percepisce
e non viene compreso dall’altro. Quindi ricordi che affiorano, ma che possono essere
reputati anche falsi se l’altro non li riconosce, perché sono veri solo se comuni
a entrambi.
In un’atmosfera ed in un luogo indefinibile, il maschio apparentemente
cieco e ignorante e l’improbabile femmina in abito da sposa démodé, con apparente
ingenuità e stupidità, si interrogano reciprocamente e sono tante le incertezze
che si alternano agli entusiasmi, le eccitazioni e gli abbattimenti, mentre
continuano a sentire voci attorno a loro, voci di adulti e di bambini,
minacciose o tormentate. L’estenuante sforzo per ricordare, si trasforma in dramma
quando scene agghiaccianti si ripresentano come in un flash back. Il ritorno ad
una verità forse inaccettabile, che ormai copre con una coltre di angoscia le
memorie confuse. Quando ormai i fatti sembrano spiegati e il puzzle ricostruito
anche sulla scena, tutto riparte come in un moto perpetuo, una condanna all’incapacità
di ricostruire o nel preferire il disordine mentale rispetto alla verità
scomoda. Un disordine come quello presente nella scenografia, con oggetti indefinibili
sparsi in una strana e macabra dimora.
‘A CIRIMONIA (L’impossibilità della verità) DI ROSARIO PALAZZOLO
Interpretazione e regia ENZO VETRANO, STEFANO RANDISI
Scene e costumi MELA DELL’ERBA
Luci MAX MUGNAI
Musiche e suono GIANLUCA MISITI
Elettricista ANTONIO RINALDI
Assistente volontaria ELENA PATACCHINI
Le canzoni dello spettacolo sono cantate da RAFFAELLA MISITI
Le voci registrate sono di ROSARIO PALAZZOLO E DEL PICCOLO ALBERTO PANDOLFO
Interpretazione e regia ENZO VETRANO, STEFANO RANDISI
Scene e costumi MELA DELL’ERBA
Luci MAX MUGNAI
Musiche e suono GIANLUCA MISITI
Elettricista ANTONIO RINALDI
Assistente volontaria ELENA PATACCHINI
Le canzoni dello spettacolo sono cantate da RAFFAELLA MISITI
Le voci registrate sono di ROSARIO PALAZZOLO E DEL PICCOLO ALBERTO PANDOLFO
PRODUZIONE TRE CORDE SOCIETÀ
COOPERATIVA
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