IL MERCANTE DI VENEZIA di William Shakespeare con SILVIO ORLANDO e la Popular Shakespeare Kompany
Dall'11 al 16 novembre 2014 al teatro
Bellini
In seguito al successo di Romeo e
Giulietta (produzione Teatro Eliseo 2011, con Riccardo Scamarcio e Deniz
Ozdogan), è nata una nuova compagnia, la Popular Shakespeare Kompany, che ha
avuto il suo battesimo ufficiale con lo spettacolo la Tempesta all’interno del
Festival Shakespeariano di Verona nel 2012. La compagnia si impegna ogni anno a
mettere in scena un classico, con l’intento di continuare ad offrire al
pubblico grandi testi, con modalità produttive nuove, che trasformino la crisi
in occasione di rinnovamento e creatività.
Quest’anno, insieme a Silvio Orlando,
la compagnia affronterà il Mercante di Venezia, una delle opere più note di
Shakespeare. La storia è conosciuta: siamo a Venezia,
è il XVI secolo.
Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vorrebbe la mano di Porzia, ricca
ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente, chiede al suo carissimo
amico Antonio, il mercante di Venezia,tremila ducati in prestito. Antonio non
può prestargli il denaro poiché ha investito in traffici marittimi. Garantirà
per lui presso Shylock, usuraio ebreo,
che non sopporta lo stesso Antonio, poiché presta denaro gratuitamente, facendo
abbassare il tasso d'interesse
nella città. Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito a Bassanio. L'ebreo
però, in caso di mancato pagamento, vuole una libbra
della carne di Antonio… richiesta che alla fine gli si rivolgerà contro.
Nella messa in scena di Valerio
Binasco, però, si indaga profondamente nelle categorie di ‘bene’ e di ‘male’
fino a rimescolarle: fondamentale diventa allora lo scontro tra una moltitudine
di uguali - i cristiani di Antonio -, e il singolo diverso - l’ebreo Shylock.
Il male c’è, ma è il denaro in sé.
“Nel Mercante, tutto gira intorno a un gruppo
di amici”, spiega nelle note di regia Binasco: “Gli eroi di questa storia
non sono degli eroi. Stanno in seconda e terza fila nella vita. Ma a hanno
delle inquietudini. Una spinta che li porta al gesto rischioso. Tuttavia, il
fatto che siano sempre avventure condivise con gli amici fa di loro degli eroi
un po’ paesani, creatori di aneddoti più che di leggende. Il testo appare
dunque come “una cupa contro-favola”, una storia che sembra una favola, ma che
fa sorridere solo gli adulti, perché han perso ogni speranza. “Noi non dobbiamo
cedere a questa tentazione.”, continua il regista: “Anzi: noi dobbiamo fare del
mercante una grande favola, e una festa del teatro. Cioè della speranza.”. E queste
sono le intenzioni.
Quanto alla questione
dell’antisemitismo, classica accusa che vien mossa all’opera, con
Auden, Binasco ribadisce: “Nel
mercante di Venezia le differenze religiose sono tratteggiate in modo fatuo:
non è un problema di fede, ma di conformismo. L’essenziale, riguardo a Shylock,
non è che è un eretico o un ebreo, ma che è un outsider”.
Il Mercante alla fine è una commedia.
Tuttavia a leggerlo si prova anche un certo cupo disagio: “La terribile, umiliante, meschina sconfitta di Shylock”,
ritorniamo a Binasco: “giusta o non giusta che sia, mi mette a disagio.
Annuncio fin d’ora che starò dalla sua parte. Del resto, il bene e il male si
spostano di continuo nel corso della pièce. Dipende dalle circostanze. Questa è
una verità moderna e inattaccabile. La verità di una favola che rivela che non
c’è nessuna verità. Eppure la vita può essere lo stesso una festa. Anche se il
giorno stenta ad apparire. E non è notte né giorno. È l’ora stramba del teatro,
quando sorge una luna di carta, e il vento accarezza le foglie senza fare alcun
rumore. Niente ci ferisce. Nemmeno la vita.
Non c’è nulla di più lieve, al mondo, del nostro essere qui. Insieme.
Uguali”.
Con Silvio Orlando ritroviamo
in scena attori che hanno partecipato alle regie shakespeariane di Binasco,
come Andrea Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Nicola Pannelli. E
poi: Fulvio Pepe, Simone Luglio, Elena Gigliotti, Roberto Turchetta, Ivan
Zerbinati. Elisabetta Mandalari sarà nel ruolo di Porzia, Sergio Romano in
quello di Lancillotto, Andrea di Casa di Bassanio, mentre Nerissa è
interpretata da Milvia Marigliano, Antonio da Nicola Pannelli.
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