“Hanno Tutti Ragione” di e con Iaia Forte - dal romanzo omonimo di Paolo Sorrentino
Al Nuovo Teatro Nuovo dal 19 al 23 novembre
Servizio di Vincenzo Perfetti
NAPOLI-Da una parte “Hanno Tutti Ragione” (Feltrinelli, 2012), il primo romanzo del regista napoletano premio Oscar Paolo Sorrentino (La Grande Bellezza, 2014). Dall’altra l’attrice, anch’essa napoletana, Iaia Forte. Il luogo deputato per l’occasione è il “Teatro Nuovo”, in Via Montecalvario. Qui, dal 19 e in replica fino a domenica 23 va in scena un monologo tratto dal suddetto romanzo che vede IaiaForte nelle vesti di regista e protagonista. Ore 21.00, sala gremita. In molti hanno varcato la soglia del teatro nella giornata di mercoledì 19. Dopotutto andava in scena un romanzo, che è stato alla sua pubblicazione un piccolo“caso letterario” e, forse, lo è ancora (in dimostranza di ciò l’allestimento di un piccolo banchettodove il libro era messo in vendita). Iaia Forte, che debutta in teatro con Servillo, porta con sé un curriculum non indifferente: “’O re” di Luigi Magni (1989), “I vesuviani” (1997), e poi la collaborazione con Martone da “Rasoi” fino al “Giovane Favoloso” uscito nelle sale proprio il mese scorso. Per non dimenticare “La Grande Bellezza”. La Forte interpreta al meglio il Tony Pagoda di Sorrentino, riassumendo tutto il romanzo nei suoi punti migliori, riuscendo ad inquadrare una figura di spicco, protagonista, sfarzosa, ineluttabile, proprio come le stesse pagine del romanzo lasciano intendere. Sul palco crea il giusto contatto con il pubblico, cercando di riportarlo al concerto che vede presente anche il “the voice” Sinatra. Il “quadro” che rappresenta Toni Pagoda viene ben allestito, in tutte le sue sfaccettature. La voglia di restare giovane, il ricordo di quello che è stato, fino a raggiungere la sana consapevolezza dell’importanza della maturità, della vecchiaia e del ricordo. Il ricordo di un amore, quello di Beatrice. Il ricordo di un altro amore: quello verso i genitori, il primo e ultimo momento di conforto, di sicurezza, prima della morte. “Hanno Tutti Ragione” è anche questo: un invito a ricordare. L’obiettivo della stessa Forte, era quello di far emergere il lato “femminile” di Tony P. “Mi piace pensare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un anima femminile, una “sperdutezza”, un anelito ad un’armonia perduta”-scrive in una nota, il suo punto di partenza, il suo incipit. Ed è riuscita a dimostrarlo, creandone una propria figura. Uscendo anche da quell’alone che associa il Tony P. al Tony Pisapia de “L’uomo in più” (Sorrentino, 2002), con protagonista Servillo (inizio di un legame indissolubile), di cui è stata apprezzata la citazione con l’esibizione de “La notte”. Dopotutto la vera libertà è dire “no”. Ironia e dramma sembrano conciliarsi in questa unica persona che è Tony P.
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