AMADEUS di Peter Shaffer regia di Alberto Giusta
Dal 2 al 7 dicembre al Teatro Mercadante
Tullio Solenghi è il protagonista dello
spettacolo AMADEUS di Peter Shaffer, dal 2 al 7 dicembre al
Teatro Mercadante, con la regia di Alberto Giusta e la versione italiana
di Masolino d’Amico. In scena, con Solenghi nel ruolo di Antonio
Salieri, Aldo Ottobrino in quello di Mozart, Roberto
Alinghieri (il Barone van Swieten), Arianna Comes
(Constanze Weber), Davide Lorino (l’imperatore
Giuseppe II), Elisabetta Mazzullo (Venticello),
Andrea Nicolini (il Conte Orsini Rosenberg).
Le scene e i costumi sono di Laura Benzi, le luci
di Sandro Sussi. Lo spettacolo è una produzione del Teatro
Stabile di Genova e della Compagnia Gank.
Tullio Solenghi è il protagonista dello
spettacolo AMADEUS di Peter Shaffer, dal 2 al 7 dicembre al
Teatro Mercadante, con la regia di Alberto Giusta e la versione italiana
di Masolino d’Amico. In scena, con Solenghi nel ruolo di Antonio
Salieri, Aldo Ottobrino in quello di Mozart, Roberto
Alinghieri (il Barone van Swieten), Arianna Comes
(Constanze Weber), Davide Lorino (l’imperatore
Giuseppe II), Elisabetta Mazzullo (Venticello),
Andrea Nicolini (il Conte Orsini Rosenberg).
Le scene e i costumi sono di Laura Benzi, le luci
di Sandro Sussi. Lo spettacolo è una produzione del Teatro
Stabile di Genova e della Compagnia Gank.
Liberamente tratto da un dramma di Puškin del 1830, il testo del
drammaturgo inglese del 1978 – che ispirò l’omonimo film di Milos Forman del
1984 vincitore di 8 premi Oscar – è la storia della feroce gelosia del
compositore italiano Antonio Salieri (1750-1825),
maestro di cappella presso la corte asburgica, per il genio nascente di
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791), con il quale sa di non poter competere. Una
rivalità insieme tragica e comica che Shaffer – in una ricostruzione molto
libera rispetto alla verità storica e un libero
procedere drammaturgico, senza unità di tempo e di luogo – fa raccontare
a Salieri. Sulla scena, il vecchio maestro di cappella tesse il filo del
racconto indirizzando direttamente al pubblico i ricordi degli anni in cui
nacque e crebbe la sua invidia nei confronti di Mozart. Un viaggio a
ritroso nel tempo che vede il personaggio ringiovanire fisicamente mentre
racconta momenti, situazioni e sentimenti di quegli anni lontani. Ed è dai suoi
ricordi che Mozart irrompe sulla scena “con la sua giovinezza, la sua irruenza,
il suo fascino, ma anche il bisogno d’amore che la sua musica racconta”.
«Ho scritto questa commedia – ha dichiarato Peter Shaffer – dopo
aver letto molto su Mozart. Ero stato colpito dal contrasto tra la sublimità
della sua musica e la volgare buffoneria delle sue lettere. Sono stato spesso
criticato di averlo dipinto come un imbecille, ma in realtà ho voluto solo comunicare
il suo lato infantile: le sue lettere sembrano scritte da un bambino di otto
anni. A colazione scriveva cose puerili e sboccate indirizzate a suo cugino;
alla sera, completava un capolavoro chiacchierando con la moglie. Insomma, la
stupidità può appartenere a un genio».
«Un testo – sottolinea il regista dello spettacolo Alberto Giusta
– ricco di passione e di ironia. Un capolavoro di modernità vestita con gli
abiti del Settecento». Facendo risaltare la vena
drammatica (attraversata dall’ironia) che gli appartiene sotto la veste di
attore comico, Tullio Solenghi ha accettato la sfida di infondere simpatia in
un personaggio fondamentalmente patetico quale Salieri, che il testo di
Shaffer rappresenta ora vecchio e malato, intento a rimuginare sul passato, e
ora quasi coetaneo di quell’intemperante genio da lui tanto odiato e ammirato,
al punto di aver messo in giro la voce infondata di aver ucciso Mozart nel
1791, solo per essere ricordato anche lui dai posteri, se non come grande
musicista almeno come assassino di un genio.
Invidia e rabbia, senso d’impotenza e bisogno
d’amore, libertà e indignazione sono le passioni che muovono e agitano i
protagonisti della commedia: non solo Salieri e Mozart, ma anche
tutti gli altri personaggi che gravitano intorno.
Durata dello
spettacolo 2h e 30’.
Orari: 2 e 5 dic. alle 21.00; 3 e 4 dic. alle 17.00; 6 dic. alle 19.00; 7 dic. alle 18.00.
Info: tel.081.5524214 | www. teatrostabilenapoli.it
Biglietteria: tel. 081.5513396 | biglietteria @teatrostabile.it
Orari: 2 e 5 dic. alle 21.00; 3 e 4 dic. alle 17.00; 6 dic. alle 19.00; 7 dic. alle 18.00.
Info: tel.081.5524214 | www. teatrostabilenapoli.it
Biglietteria: tel. 081.5513396 | biglietteria @teatrostabile.it
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