“Una patatina nello zucchero” di Stefano Jotti – regia di Renato Carpentieri
Al Nuovo
Teatro Sancarluccio
Servizio di Mario Migliaccio
Servizio di Mario Migliaccio
Napoli – Fino al 9 febbraio, al nuovo teatro
Sancarluccio di Napoli, è andata in scena la prima di “Una patatina nello zucchero”. Tratto da tre monologhi di Alan
Bennet con Stefano Jotti, drammaturgia di Stefano Jotti, con la preziosa collaborazione in regia di un
grande esponente del teatro napoletano, Renato Carpentieri. Alan Bennet è uno
dei maggiori drammaturghi inglesi contemporanei, grande autore di teatro,
televisione e cinema. I suoi testi
presentano un’ insolita mescolanza di teatro classico e popolare, dove le
tecniche della rivista e della farsa si mescolano con forme più classiche. “Una patatina nello zucchero” è un
monologo tragicomico dalle sfumature particolari: sullo sfondo di questioni
politiche e sociali, momenti esilaranti si alternano agli attimi di tenerezza
pura ispirati da Graham, uomo di mezza età, scapolo e disadattato, che vive
ancora con la madre ottantenne in procinto di sposare una vecchia fiamma di
gioventù. Graham non ha mai avuto una
donna, se non sua madre, e il sesso lo fa solo sulle riviste, con qualche
maschio da copertina. La tensione, la
suspence e la comicità sono introdotte grazie al forte coinvolgimento del
personaggio nelle vicende. L’uomo
racconta la sua storia con ironia e sensibilità, mostrando i personaggi
del suo racconto attraverso se stesso, in un modo estremamente acuto. Un testo
che riesce a parlare della solitudine e della diversità. Bennet esplora con
desiderio insaziabile le idiosincrasie dell'individuo, che Stefano Jotti
presenta sulla scena.
10 febbraio 2014
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