NESSUNO VI FARA’ DEL MALE al Nuovo Teatro Sanità dal 20 al 23 febbraio

Drammaturgia di Mario Gelardi e Fabio Rocco Oliva

Napoli - Quanta poesia può esserci nel dolore? Tre fratelli, Anna, Marco e Paolo, tre corpi, la stessa carne e un unico grande male: il mostro spaventoso, la malattia che come un vuoto si spalanca improvviso davanti alle loro fragili vite di giovani, mostrando le fauci, minacciando di inghiottire uno solo di loro. Quel che resta da fare agli altri due, quelli sani, è cercare di riempire quel vuoto che li allontana, ad ogni minuto che passa, dalla vita, tentando tutte le soluzioni possibili per salvare la principessa dal mostro. 

In una lotta disperata contro il tempo, si lanciano alla ricerca dell’organo sano in grado di salvare la sorella dall’attacco invasivo del mostro giallo, la bile: un fegato sano per Anna significa però sperare nella morte di un altro essere umano, compatibile con lei e per questo affine. Significa invischiarsi in un miseria morale fatta di speranze insane, cupe come una materia fangosa che si appiccica addosso, sorde come un urlo sottaciuto, colpevoli... In un crescendo di disperazione le loro giovani vite si dimenano furibonde e stanche in vortice di dolore, tra quell’unica realtà dell’ospedale, dove le loro esistenze si trascinano quotidianamente in balia del mostro, e un fuori che diventa miraggio lontano, ricordo irrecuperabile, chimera irraggiungibile. 

Quanto dolore si deve avere dentro per rappresentare un male? Lo spettacolo è ispirato alla storia vera di Fabio Rocco Oliva, che scrive il testo a quattro mani con Gelardi, che del lavoro firma anche la regia. “Nessuno vi farà del male” è viaggio coraggioso dietro le quinte del dolore, alla scoperta di quei sentimenti, di quelle spinte emotive e psicologiche, che spingono gli esseri umani a lottare, a non arrendersi, anche in situazioni di estrema fragilità e di perdita della lucidità e della speranza. 

Quanta bellezza d’essere può generare la solidarietà tra individui in una situazione disperata? Lo spettacolo apre uno spettro di luce sull’umanità che si concepisce nel segno dell’unione tra uomini, di quella "fratellanza" che spinge l’uomo a salvare l’altro uomo, a prendersene cura. 

Il lavoro teatrale di Gelardi e Oliva, pur avendo a tema gli ambigui meccanismi che riguardano la donazione e assegnazione degli organi in Italia, apre ad una metafora più grande del dolore individuale e ad una inaspettata speranza.

In questo momento in Italia ci sono più di 9000 persone in attesa di trapianto.

Con Carlo Caracciolo, Gianluca D’Agostino, Cristiana Dell’Anna e Alessandro Galllo
Scene Flaviano Barbarisi
aiuto regia Carlo Geltrude e Mariano Coletti
foto di scena e grafica Carmine Luino e Mariarosaria Piscopo


Regia MARIO GELARDI

 
Foto di Carmine Luino / Rosaria Piscopo 2014 ©

 

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