Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino in “Il prigioniero della seconda strada”

Al Teatro Diana di Napoli dal 12 al 23 febbraio
Servizio di Mario Migliaccio
Napoli - La perdita o la mancanza di lavoro può portare alla follia. Follia che a tratti ritroviamo ne “Il prigioniero della seconda strada” di Neil Simon. Quella messa in scena da Giovanni Anfuso, dunque, è un’opera molto attuale e di grande interesse. Gli interpreti principali della rappresentazione sono Maurizio Casagrande e Tosca D’Aquino. Lui, il marito, è un uomo onesto e senza grosse pretese a livello lavorativo; lei, la moglie, una donna coraggiosa che punta sempre in alto. Insieme formano una tipica famiglia contemporanea aggredita da un lato dalla crisi economica che pervade la società odierna e dall’altra dalle ansie tipiche della vita in città: smog, traffico, rumore, vicinato. In più, trovandosi in una torrida giornata estiva, il caldo è tremendo ed i nervi iniziano a saltare. La vicenda tragicomica comincia ad entrare nel vivo quando la casa in cui vivono, viene messa a soqquadro dai ladri e, come ciliegina sulla torta, il povero Mel (Casagrande) viene licenziato dopo trent’anni di attività ed  Edna è costretta a riprendere il suo lavoro da segretaria. Da qui entra in gioco il fattore “pazzia” che si impossessa di Mel, il quale, si sente prigioniero di un sistema troppo crudele e spietato che lo trascina in una profonda depressione. La crisi familiare coinvolge anche i parenti di Mel che ipocritamente fingono di aiutarlo, evidenziando invece tutto il loro egoismo. A questo punto anche Edna rischia di cadere in depressione, ma alcuni episodi chiave evitano il peggio.
Uno spettacolo drammatico? Per Neil Simon, il grande commediografo, anche nella tragedia si può sorridere. “Il prigioniero della seconda strada” offre al pubblico due atti di teatro brillante che invitano ad una profonda riflessione su alcuni tra i più scottanti temi d’attualità. In quest’opera senza tempo, con un tipo di comicità molto americana, la coppia Casagrande – D’Aquino dimostra un grande affiatamento su temi di interesse comune.
13 febbraio 2014

Guarda il video con l'intervista a Maurizio Casagrande
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