Regalo di Natale di Pupi Avati, con Gigio Alberti, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase, Pierluigi Corallo
Al Teatro Bellini di Napoli dal 7 al 12 dicembre 2021
Servizio di Francesco Gaudiosi
È quanto succede
nell’adattamento teatrale (curato da Sergio Pierattini) del film del 1986 di
Pupi Avati Regalo di Natale, con la regia di Marcello Cotugno, che sarà
in scena fino al 12 dicembre al Teatro Bellini di Napoli. Quattro amici si
riuniscono nella sera della Vigilia di Natale con l’intenzione di organizzare
una partita di poker, alcuni di loro sono costretti a mentire alle proprie
famiglie per partecipare a questo incontro ma la posta in gioco è troppo alta:
uno di loro ha intenzione di portare un ricco avvocato alla serata, svampito e
con il vizio del gioco, che sembra avere una particolare predilezione per la
sconfitta ai tavoli da poker. È l’occasione giusta per riunirsi, festeggiare e,
auspicabilmente, fare cassa ai danni del misterioso avvocato. Misterioso sì,
perché guardingo durante l’intera serata, arricchito grazie al commercio di
“bambole per adulti”, ma non quella roba da quattro soldi dei sexy shop, queste
sono bambole di ultima generazione, estremamente reali e per una clientela di
altissimo livello, disposta a sborsare centinaia di migliaia di euro per avere
automi del tutto identici al reale. Queste bambole sono oggetto di discussione
durante la partita, suscitando prima l’ironia poi la perplessità connaturata a
questa insolita attività commerciale, e quindi all’avvocato che la conduce.
Gigio Alberti, Giovanni
Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe sono i cinque
interpreti seduti al tavolo da gioco. Ma la partita della Vigilia di Natale si
rivela ben presto qualcosa di diverso dalle aspettative iniziali. Con loro
sorpresa, lo svelamento delle carte sul tavolo corrisponde a un sadico gioco
nella vita reale, in cui verranno a galla menzogne, invidie mai completamente
celate tra i quattro amici, sconfitte, tradimenti e inganni. Tuttavia, vuoi il
clima natalizio vuoi l’obiettivo finale della serata (spennare l’Avvocato
Sant’Elia) che questa viene continuamente stemperata da scherzi, osservazioni
sarcastiche che fanno oscillare il testo dall’ironia amara alla lucida
drammaticità nelle vite di questi personaggi. Nella regia di Marcello Cotugno,
gli interpreti siedono a un tavolo che gira in continuazione, in un carillon
che dimostra la fragilità dei cinque giocatori, i loro aspetti più reconditi
che fanno fatica a raccontare. Ma in questo vorticoso girare, il tavolo rotante
assomiglia anche a una roulette, in cui, alla pari di una buona partita di
poker, si rischia tanto, si gioca molto e si perde troppo.
Le scene sono di Luigi
Ferrigno, ricreando una villa borghese nel centro Italia agghindata per le
feste natalizie, i costumi sono di Alessandro Lai e le luci di Alessandro Mari.
Regalo di Natale è una trasposizione contemporanea di un film cult di
Pupi Avati, portato in scena con saggezza attoriale dagli interpreti grazie a
un sapiente ruolo di costruzione registica che vede nell’allestimento lo
specchio di una società dei nostri giorni, disillusa e meschina, con i
protagonisti posti di fronte alla contraddizione tra il tornaconto personale
del gioco e l’amicizia che li lega, i segreti che li logorano e il tentativo di
ironizzare sulle loro vite, almeno per la sera di Natale. È una dimensione sospesa
quella che si viene a creare; assomiglia molto a uno di quei carillon nelle
palle di vetro: così fragile, con la neve destinata a finire prima o poi, se
non lo si agita un altro po'. Ma, finché dura, capace di regalare un momento di
illusoria felicità, un’atmosfera onirica che vale la pena restare a guardare,
esattamente come questo spettacolo, che in definitiva restituisce allo
spettatore un prodotto teatrale suggestivo e senza dubbio meritevole di essere applaudito
in teatro.
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