Fedeli d’amore - Polittico in sette quadri per dante Alighieri


Napoli Teatro Festival Italia  - Teatro  Sannazaro giugno 15 – 16 – 17  2018


Servizio di  Rita  Felerico


Napoli –   Queste voci ci parlano del poeta fuggito dalla sua città che lo ha condannato e ora è sul letto di morte in esilio, in preda a febbre malarica, con la mente annebbiata e delirante. E sulla soglia del passaggio estremo è aggredito da visioni e lampi dal passato, fino a ritrovare l’antica amicizia con i fedeli d’Amore e la visione del Dante bambino. Voce e scrittura disegnano l’opposizione allo stato delle cose che governa il mondo. Amore è ciò che ci fa ribelli, è la forza che libera l’umanità dalla violenza, che salva l’aiuola che ci fa tanto feroci”. Una pagina di poesia/teatro quella proposta da Fedeli D’Amore – polittico in sette quadri per Dante Alighieri, prodotto da Teatro delle Albe e Ravenna Teatro in collaborazione con Napoli Teatro Festival Italia, una pagina scritta per confermare  la forza comunicativa ed emozionale  di un progetto che Ermanna Montanari e Marco Martinelli – compagni di scena e di vita - hanno in cantiere già da tempo.
Iniziato nel 2017 con la messa in scena di Inferno, si propone di dare vita agli altri canti della Commedia entro il  2021.“Siamo così abituati a sentire e risentire i versi danteschi in mille letture, che il carattere sulfureo, incendiario di quei versi ci passa spesso sulla pelle senza toccarci: “l’abitudine è una gran sordina”, come sottolinea un poeta novecentesco amante della Commedia, Samuel Beckett. Dante è invece “dannatamente” serio quando dice, a se stesso e a noi, che in gioco è l’umana salvezza. La chiave prima con cui tradurremo in termini scenici il “trasumanar” è pensare l’opera in termini di sacra rappresentazione medievale. Non si costruiscono edifici teatrali nell’epoca di Dante, ma tutta la città è un palcoscenico, dalle chiese alle piazze: e nei “misteri” i giullari professionisti vengono affiancati da centinaia di cittadini in veste di “figuranti”, mentre altri cittadini pensano a costruire le scene, i costumi, le luci. E’ una città intera che si mette in scena”
Il Polittico è un tassello aggiuntivo di questo percorso conoscitivo e teatrale  e  mostra, nei singoli quadri, un Dante meno aulico, fragile e insieme forte nella sua passione e umanità. Si parla di sua figlia Antonia (figura discussa e controversa), di una Italia che si sfalda e  svapora nelle lotte per il potere e nella corruzione, del demone della morte e delle ombre che attanagliano l’animo dell’uomo con una scrittura  - quella di Martinelli - definita ‘corsara’  e con la  straordinaria ricerca vocale e musicale della  Montanari,accompagnata in questo excursus  da una tromba che sottolinea, irride, sbaraglia, scompiglia,riannoda  la forza e il suono delle parole.
Il successo riscosso da parte del pubblico e della critica di questo che è stato  il debutto a livello nazionale, rafforzano il convincimento di quanto Dante sia ancora nel cuore e nell’interesse di tutti, non solo, ma di quanto ci sia ancora da imparare e scoprire rispetto alle interpretazioni date del grande poeta e perché no, rispetto ad una linea di ricerca  che rimanda a letture non proprio ‘ufficiali’ dell’opera del Maestro, a quelle risalenti ad un linguaggio segreto legato, appunto, ai fedeli d’amore. 
Tutto questo traspare dall’affascinante performance, capace di rapire e cooptare lo spettatore, incuriosirlo, incamminarlo su altri ponti di dialogo.                 
 

di Marco Martinelli
ideazione e regia   Marco Martinelli e Ermanna Montanari
in scena   Ermanna Montanari
musica  Luigi Ceccarelli
tromba Simone Marzocchi
regia del suono Marco Olivieri
spazio e costumi Ermanna Montanari e Anusc Castiglioni
ombre Anusc Castiglioni
disegno luci Enrico Isola
tecnico luci e video Fagio
tecnico ombre Alessandro Pippo Bonoli
realizzazione musiche Edisonstudio Roma
consulenza musicale Francesco Altilio, Giulio Cintoni, Cristian Maddalena, Mirjana Nardelli, Fabrizio Nastari, Giovanni Tancredi, Andrea Veneri
consulenza iconografica Alessandro Volpe
organizzazione e promozione Silvia Pagliano, Francesca Venturi


produzione Teatro delle Albe/Ravenna Teatro in collaborazione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia e Ravenna Festival        


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