“UBU AND THE TRUTH COMMISSION” - Drammaturgia di Jane Taylor - Regia di William Kentridge

Al Teatro Mercadante di Napoli  per il Napoli Teatro Festival Italia il 9 e 10 luglio


Servizio di Francesco Gaudiosi

 
Napoli - Fino a che punto l’animo umano può spingersi in crimini efferati pur di inseguire un ideale vuoto e banale, come quello della superiorità di una razza su di un’altra? Ubu, protagonista dello spettacolo Ubu and the truth commission- andato in scena il 9 e 10 luglio al Mercadante-  lo dimostra in un delirio di idee, pensieri, ricordi che, rasentando l’assurdità e l’ironia, risultano spietatamente reali e senza giustificazioni. Lo spettacolo vede la regia dell’artista sudafricano William Kentridge e la collaborazione della Handspring Puppet Company, compagnia sempre sudafricana di marionette che intreccia la tradizione marionettistica alla prosa e alla lirica. Lo spettacolo nasce dall’interesse della drammaturga Jane Taylor per il tribunale straordinario istituito da Nelson Mandela chiamato “Truth and Reconciliation Commission”, rappresentante tutt’oggi uno dei massimi esempi di tribunali di giustizia riparativa nell’ambito delle violazioni dei diritti dell’uomo, all’interno del quale Mandela tentò non solo di giudicare i responsabili di tali violazioni, ma di istituire un dialogo tra vittime e carnefici.
Da questo dialogo, che si viene a costruire tra il bene e il male, tra il bianco e il nero,  nascono storie di morti, di sofferenze, di ingiustizie sociali, storie che vengono tutte raccontante in maniera egregia nella rappresentazione scenica. Lo spettacolo si ispira inoltre ad Ubu Roi di Alfred Jarry, testo che aprirà poi la strada alla drammaturgia del teatro dell’assurdo.
La composizione scenica vede una semplicità di elementi che concentra la narrazione intorno alle visuals dello stesso regista Kentridge e della straordinaria bravura degli attori in scena, a partire dallo stesso Ubu (Dawid Minnaar), per poi proseguire con la moglie Ma Ubu (Busi Zokufa) ed i marionettisti Gabriel Marchand, Mandiseli Maseti e Mongi Mthombeni.

Ubu and the truth commission è uno spettacolo che parla al pubblico con un linguaggio senza tempo, lo stesso linguaggio arcaico di Ubu sembra rievocare un racconto anacronistico che si concentra proprio sulla presunta assurdità di una storia che potrebbe sembrare solo immaginata in quanto a violenza e cattiveria ma che invece, insistendo su questo stile, ne sottolinea proprio la cruda verità, pone in evidenza un passato che non può essere dimenticato nelle pagine della storia che premia i vincitori di una guerra e non restituisce giustizia ai vinti. L’apartheid, e le discriminazioni razziali in senso lato, costituiscono tuttora una  pagina dolorosa che si pensa solo di aver superato, ma che, anche i recenti avvenimenti, in Italia come negli Stati Uniti, dimostrano chiaramente come  sia tutt’altro che chiusa.
E’ qui che rientra il linguaggio teatrale, che nell’assurdo racconta la crudezza della storia, che nell’ironia dipinge la violenza della vita: un linguaggio fatto di marionette e di artisti che però nel passato, e non solo, sono stati realmente comandanti e despoti di un odio senza fine.

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