ASPETTANDO IL TEMPO CHE PASSA (E MENTRE PASSA NUJE CE FACIMMO VIECCHIE) regia di Emanuela Giordano
Al
Teatro Nuovo di Napoli per il Napoli Teatro Festival Italia il 15 e 16
giugno
Napoli – Il Teatro Nuovo apre l’edizione 2016
del Napoli Teatro Festival, con lo spettacolo “Aspettando il tempo che passa (e mentre
passa nuje ce facimmo viecchie), prodotto dalla Nest Napoli Est Teatro in
collaborazione con IPM-Istituto Penitenziario Minorile di Airola (BN). Un
lavoro sulla condizione psicologica nella realtà detentiva, che rappresenta la
giusta sintesi del progetto “Il palcoscenico della legalità” sui mestieri del teatro
ideato da Giulia Minoli. La validità del testo drammaturgico scritto e allestito
dai detenuti del carcere minorile di Airola, premia il risultato dell’impegno
sociale degli operatori e consegna al pubblico un prodotto teatrale di sicuro interesse.
Sulla scena, nell’aridità del un cortile di un carcere, si dondolano su di una
altalena due carcerati che paventano il loro credo sulla cultura criminale
alternandolo con momenti di malinconia per gli affetti troppo limitati e con
constatazioni sul loro immutabile presente e su un futuro pieno di speranze ma
che spesso la fatale reiterazione del crimine riporta al carcere. Al centro
della stessa altalena, siedono altri due personaggi, un grillo parlante ed una
fatina turchina, che fanno da specchio della coscienza dei due, nel tentativo
di indicare una via alternativa su cui loro stessi forse hanno dei dubbi ma che
comunque serve ad infondere una speranza. Ottima e intesa la recitazione di
tutti gli attori della compagnia formata da: Giuseppe Gaudino, Adriano
Pantaleo, Veronica Montanino, Salvatore Presutto.
Pezzi musicali rap hanno sottolineato parti
della rappresentazione che la platea, formata anche da molti addetti ai lavori,
ha notevolmente apprezzato. Allo spettacolo ha fatto seguito un sentito ed
animato dibattito con la compagnia e gli operatori, nel quale si è rimarcata la
necessità di moltiplicare le iniziative tese ad aiutare i detenuti nella
ricerca di un reinserimento esterno, anche grazie al coinvolgimento in attività
inerenti i mestieri dell’ambiente del teatro. Tante le buone intenzioni ed una
bella lezione di vita per tutti.
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