“Luiz torna a casa” in scena a Il Pozzo e il Pendolo
Di Giovanni: “Così il calcio e la passione per il Napoli riesce a unire
padri e figli”
Servizio di Federica
De Cesare
Napoli - La letteratura
diventa teatro a Il Pozzo e il Pendolo. Dall'8 al 16 marzo va in scena “Luiz
torna a casa”, la trasposizione dell'omonimo racconto di Maurizio Di Giovanni, storia
d'amore tra padre e figlio che trova nella condivisione della passione per il
calcio e la squadra del Napoli la sua espressione. In scena saranno Paolo
Cresta e Giacinto Piracci. La regia è di Annamaria Russo, “nume tutelare” della
sala di Piazza San Domenico Maggiore, che ha già portato nel suo teatro altri
libri dello scrittore napoletano.
De
Giovanni, come nasce il racconto?
“È
stato scritto per il libro ‘Napoli Passione Azzurra’, edito da Franco Di Mauro
e pubblicato in edizione limitata dal Calcio Napoli, in occasione del suo
ottantacinquesimo compleanno. Contiene articoli di grandi giornalisti che negli
anni hanno seguito il Napoli, come Giuseppe Pacileo, Pietro Gargano e Antonio Ghirelli,
e uno scritto di narrativa, che è proprio il mio racconto ‘Luiz torna a casa’ ”.
Qual è il soggetto?
“Appunto,
la storia di un ritorno, un ritorno a Napoli. A casa. Un professore
universitario, infatti, è richiamato dalla sorella perché il padre è in punto
di morte. Il racconto, incentrato proprio sul rapporto padre-figlio, gira
attorno al calcio, terreno di dialogo comune tra i due”.
Il
ricordo e la condivisione di una passione sono reale espressione di un legame?
“Il
ricordo è il filo conduttore dell'intera vicenda. Questo ragazzo viene chiamato
Luiz perché il papà, gran tifoso, decide di dargli il nome di Vinicio, glorioso
centravanti della squadra. La storia ricalca la vita di Luiz e del suo rapporto
col padre attraverso la memoria, la condivisione, e le varie epoche della
squadra del Napoli. Molti sono i padri e i figli uniti dal calcio, territorio
comune di dialogo, cemento ideale non solo tra genitori e figli ma di tutta
quanta la città”.
La
memoria, con i suoi ricordi, è il dolce fardello della nostra esistenza?
“Il
passato è il padre del presente, nulla di quello che ci succede può prescindere
dalla memoria”.
Questa
storia potrebbe avere uno sfondo diverso da quello di Napoli?
“Napoli
rappresenta un’ottima ambientazione per un racconto. Come in questo testo così
in tutti i miei romanzi è lei la vera protagonista”.
La
trasposizione teatrale rende giustizia al testo?
“Sono
felice dell'attenzione riservatami da Il Pozzo e il Pendolo. Annamaria Russo fa
sempre un ottimo lavoro sui miei testi. Ha proposto ‘Luiz torna a casa’ in
anteprima l'estate scorsa all'Orto Botanico con un bel successo. È una donna
dotata della giusta sensibilità per intervenire sulle mie storie e io gliele
affido perché lei sa migliorarle sensibilmente. Sa renderle tridimensionali,
lasciandomi sempre incantato”.
10/03/2014
©RIPRODUZIONE
RISERVATA
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