MARADONA CONCERTO, testi di Ruggero Cappuccio, Roberto De Simone, Benedetta Palmieri

Per Campania Teatro Festival, Sezione Sportopera – Capodimonte Manifattura Della Porcellana, il 27 giugno ore 21.

Servizio di Rita Felerico

Continua con SportOpera il  progetto che negli anni del Festival ci ha insegnato a guardare lo sport con gli occhi dell’arte, a comprendere quanto il linguaggio di apprendimento degli atleti sia simile a quello degli artisti- intuitivo/motorio-, quanto lo sport sia come l’arte una disciplina creativa, una sperimentazione del ‘limite’, verso la conquista della ‘bellezza’.  Una utopia, un sogno che attraverso lo studio, la volontà, l’impegno si concretizza in tappe indimenticabili, esempi di ‘superamento ‘ del possibile per raccontare cosa può esserci oltre, quali percorsi ci si inventa per rincorrere e raggiungere gli obiettivi. Quest’anno cercando le radici comuni fra atleti e attori, in quel loro sfidare le cose e la realtà per ribellarsi al senso della fine, il filtro comune di lettura – si legge nel piccolo ma elegante catalogo impreziosito dalle immagini di Matteo Ciambelli (La sua sintesi fotografica restituisce coerentemente e concretamente la grammatica delle azioni rituali dello sport) - è nel reperimento del sacro nel gesto dell’atleta. 

E chi più di Diego Armando Maradona può incarnare – scrive Claudio Di Palma - quell’intima sapienza misterica, manifestazione più autentica del dio superiore. E in Maradona Concerto, le parole sono accompagnate ed attraversate dalla musica, perché il calcio è una raffinata traslazione tra la fisica e la musica: e quando  l’estro, la versatilità, la passione di Claudio Di Palma è accompagnata dalle dita di un pianista come Danilo Rea, il gioco di parole e di emozioni diviene sempre più intricato, difficile da sciogliere, affascinante incontro fra suoni classici, jazz, operistici che tanto rimandano ai gesti creativi del calciatore d’oro. 

Si parla di Diego con toni diversi, più poetici, attenti a rimandare una immagine non stereotipata, ma piuttosto carnalissima incarnazione di un vero e proprio amore, colto in tutte le sfumature, di dolcezza, di contrasto, di immedesimazione che riesce a frantumare un qui ed un’ora per prospettare quei mondi dove non vige l’avidità dell’egoismo, ma l’autorevolezza della condivisione. E l’italiano, il dialetto, il napoletano raggiungono le corde della tastiera per confondersi con traiettorie insospettabili, come quelle di Diego in campo, in corsa, vestito di 10, bimbo che gioca a palleggiare.  Un grazie a Dora De Martino e a Geppi Liguoro, i quali continuano con Vesuvioteatro a ricercare nello sport il respiro dell’arte, a chi ha redatto i testi – Ruggero Cappuccio, Roberto De Simone, Benedetta Palmieri -   e a due grandi interpreti e geniali artisti come Claudio e Danilo; tutti hanno saputo offrirci e donarci quel volto nascosto - ma che è di tutti - di un mito come Maradona.

 

MARADONA CONCERTO
TESTI DI RUGGERO CAPPUCCIO, ROBERTO DE SIMONE, BENEDETTA PALMIERI
CON CLAUDIO DI PALMA DANILO REA (PIANOFORTE)
SPAZIO SCENICO LUIGI FERRIGNO
PRODUZIONE ENTE TEATRO CRONACA VESUVIOTEATRO

MANIFATTURA DELLA PORCELLANA 27 GIUGNO ORE 21.

 

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