IL PURGATORIO – LA NOTTE LAVA LA MENTE di Mario Luzi, regia di Federico Tiezzi

 Pompeii Theatrum Mundi - Teatro Grande di Pompei 1° luglio 2021 3 luglio 2021

Uno spettacolo per il settimo centenario della morte di Dante Alighieri

 

Servizio  di Rita  Felerico

 

Pompei – Grande armonia e forte coesione fra realizzazione scenica e drammaturgia vive fra i giovani attori, Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, sul palcoscenico magico e impagabile dell’Anfiteatro Pompeiano per Il Purgatorio – La notte lava la mente – drammaturgia di un’ascensione. Il testo adattato per Tiezzi e la sua compagnia da Mario Luzi (una delle più significative e geniali voci poetiche dello scorso secolo) è reso infatti, seppur complesso e variamente articolato, comprensibile e sensibilmente apprendibile in tutta la sua musicalità e semplicità di linguaggio in poesia, senza nessuna forzatura o elemento aggiunto. Si percepisce il lungo lavoro attoriale che esiste alla base, lo studio analitico e approfondito e i probabili confronti e dialoghi che hanno nutrito le scelte di realizzazione. Anche alcune risoluzioni scenografiche segnano con effetto il divenire del percorso dantesco, volto alla conquista della ‘luce della sapienza’: quel rotolare degli elementi scenici, come in un terremoto, fino a sparire scivolando su un palcoscenico che si solleva con lentezza obliquamente o il posizionamento degli oggetti sui tavoli o sui corpi, che aderiscono ai personaggi divenendo un tutt’uno con i loro costumi e parole. 

 

Meno significativo, c’è da osservare, il commento musicale, che appare avulso dal testo e dai luoghi, come le immagini in digitale, abbastanza generiche e di poca eleganza rispetto al testo e alla resa recitativa. Parte di una trilogia che Tiezzi elaborò su testi creati da Edoardo Sanguineti ( Inferno ), Mario Luzi  (Purgatorio )  e Giovanni Giudici ( Paradiso ) nel riproporre il lavoro ha ritenuto opportuno ripartire dal Purgatorio, cantica di amicizia e di arte, sostiene : “Nel Purgatorio, come scrive Luzi «esiste il tempo», nel Purgatorio splende lo stesso sole che illumina la terra abitata: e le notti succedono ai giorni, i tramonti alle albe, mentre le anime parlano della vita passata con la nostalgia e la dolcezza di personaggi beckettiani. Sembra di essere ancora nello spazio storico dell’uomo, sulla Terra, ma toccato dalla grazia divina che dà alla vita, nella sofferenza quotidiana, dolcezza e appunto speranza”. Partire dal Purgatorio significa quindi ricominciare a vivere, ritrovare le orme e i simboli di cui alimentarsi per raggiungere Beatrice, ovvero l’umana felicità.

 

La Commedia è il passaggio, lo snodo – afferma il regista – fra l’evo antico e quello moderno, le parole del poema sono ‘faro’, modello attraverso il quale identificarsi e contemporaneamente staccarsi per raggiungere mete diverse ma consequenziali al nostro ‘essere pienamente uomini’, uomini con le loro idee, la loro politica, ma alla ricerca della ‘felicità’. Nel tragitto che porta al Paradiso, Dante e Virgilio incontrano tutti coloro che si sono imbattuti o dialogato con il sommo Poeta, come Oderisi, Marco Lombardo, Guinizzelli, ma anche le figure oniriche e simboliche come la Femmina Balba – ben interpretata da Francesca Gabucci – o le varie Pia de’ Tolomei, identificazioni delle tante donne uccise da un feroce patriarcato. E la trama antica si fonde e confonde con i nostri giorni, proprio come accade all’interno del tempo del Purgatorio che, scrive Luzi, lava la mente dai pregiudizi; compaiono così i simboli dell’oggi, la carta argento e oro che avvolge i corpi dei naufraghi immigrati, il trolley, le tute grigie degli operai di una non ben identificata fabbrica dell’est / ovest.

 

Le altre cantiche impegneranno la compagnia e il regista nel 2022 e nel 2023 Commedia dell’Inferno. Un travestimento dantesco, dal testo di Sanguineti e Il Paradiso. Perché mi vinse il lume d’esta stella, dal testo di Giudici. Lo spettacolo è programmato nel cartellone del Teatro Mercadante della prossima stagione; ancora una volta potremo incontrare il Tempo e Poema, il personaggio inventato da Luzi, un alter ego di Dante, che ci ricorderà come la bellezza e la luce del mondo e della natura a ben guardare non siano che il presagio di una nuova poesia, quella del cammino verso il nostro Paradiso.

 

IL PURGATORIO
La notte lava la mente 
di Mario Luzi

drammaturgia Sandro Lombardi e Federico Tiezzi
regia Federico Tiezzi
con Alessandro Averone, Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Giampiero Cicciò, Francesca Ciocchetti, Martino D’Amico, Salvatore Drago, Giovanni Franzoni, Francesca Gabucci, Leda Kreider, Sandro Lombardi, David Meden, Annibale Pavone, Luca Tanganelli, Debora Zuin
scene Marco Rossi
costumi Gregorio Zurla
luci Gianni Pollini
movimenti coreografici Cristiana Morganti
canto Francesca Della Monica

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival, Associazione Teatrale Pistoiese, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Fondazione Teatro Metastasio
con il contributo e il patrocinio del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri
in collaborazione con l’Accademia della Crusca e l’Opera di Santa Croce, l’Opera di Santa Maria del Fiore, la Certosa di Firenze/Comunità di San Leolino e Fondazione Sistema Toscana/Manifatture Digitali Cinema Prato
con il sostegno del MIC, della Regione Toscana, dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia

 

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