“ORGOGLIO E PREGIUDIZIO” di Jane Austen, adattamento teatrale di Antonio Piccolo, regia Arturo Cirillo
Per Napoli Teatro Festival Italia al Teatro Mercadante il 4 e 5 luglio 2019
Servizio di Pino
Cotarelli
Napoli
– L’intelligente riduzione teatrale ad opera di Antonio Piccolo e l’arguta regia
di Arturo Cirillo, del famoso romanzo di Jane Austen: Orgoglio e Pregiudizio, da
cui sono stati tratti numerosi adattamenti cinematografici e televisivi, decretano
il successo di questa nuova versione data al teatro Mercadante, per il Napoli
Teatro Festival Italia, che seppur ridotta, sintetizza i fatti salienti, i dialoghi
acuti e i tratti ironici e divertenti da Humor inglese, del romanzo originale. Piacevole
e accattivante caratterizzazione dei personaggi, con uso di mimica e ballo da
commedia dell’arte, costumi rigidamente d’epoca e scenografie mosse dagli
stessi attori, con grandi specchi reclinabili per riflettere ambienti vari, completati
con lunghi tappeti e poltrone con annesso lume. A riprova della validità del
lavoro, il pubblico attento è rimasto incollato alle poltrone ed ha seguito due
ore di intenso spettacolo, senza intervallo, tributando lunghissimi applausi e richiamando
l’intera compagnia sul proscenio ripetutamente, solo alla fine dello spettacolo.
Una storia in cui l’amore irrompe e travolge senza possibilità di contenerlo, prevalendo
su chi con l’orgoglio tenta di soffocarlo o su chi per pregiudizio cerca affannosamente
di mascherarlo o scartarlo. Siamo nel XVIII secolo in Inghilterra, il facoltoso
giovanotto Charles Bingley prende in affitto Netherfield Park, una tenuta nello
Hertfordshire, suscitando l’interesse e la curiosità delle famiglie vicine, tra
cui la famiglia Bennet; con lui la sorella ed il suo più caro amico, il ricco signor
Darcy. La signora Bennet donna frivola, freme affinché le figlie vengano
presentate al ricco Bingley e prega il marito, uomo intelligente, sarcastico
e imprevedibile affezionato a Jane e a Elizabeth, di presentarsi a porgere i
propri omaggi al nuovo vicino, per tentare di combinare un matrimonio prima che
possa essere accaparrato da altri vicini. Ma sembrano prevalere i pregiudizi di
Darcy che crede di difendere l’amico Bingley da Jane (entrambi innamorati) a
causa della diversa estrazione sociale e in questo tentativo si imbatte in Elizabeth
rimanendone folgorato. Elizabeth nonostante non gli sia indifferente, resisterà
a Darcy tentando di rifiutare questo amore, animata dall’orgoglio per la
sorella trattata con disprezzo. Si intersecano le storie d'amore e le difficoltà
di superare i rigidi pregiudizi, ma anche l’orgoglio. Ma la forza dell’amore
non conosce ostacoli. Un romanzo che ancora oggi non smette di interessare ed
appassionare.
Nelle
note si riscontra l’interesse per l’opera di Jane Austen da parte del regista
Artuto Cirillo – «Penso che Jane Austen sia una scrittrice con un dono folgorante
per i dialoghi. Sono affascinato dall’Ottocento, e dal rapporto fra i grandi
romanzi di quell’epoca e la scena. Infatti provai un raro piacere, svariati
anni fa, ad affrontare uno strano testo di Annibale Ruccello ispirato a
Washington Square di Henry James. Perché l’ironia di questa scrittrice, il suo
sguardo acuto ma anche distaccato sui suoi personaggi l’amo molto. Perché il
mondo della Austen dove apparentemente non accade mai nulla di eclatante,
abitato per la maggior parte da creature che stanno abbandonando la
fanciullezza per diventare ragazze da marito o giovani scapoli da sposare, mi
affascina. Perché questo mondo sociale dove ci si conosce danzando, ci si
innamora conversando, ci si confida con la propria sorella perché i genitori
sono, ognuno a suo modo, prigionieri del proprio narcisismo, non mi sembra così
lontano da noi. La povera e zitella Jane Austen si divertì a sottrarsi a tutto
questo mettendolo in scena nei suoi romanzi. Per fare questo si cala nei suoi
personaggi/alter ego amandoli e prendendoli un po’ in giro, magari standosene
nascosta dietro una tenda ad osservarli, ridacchiando tra sé. Da dietro quella
tenda, come nel buio di una quinta, celata agli sguardi altrui ma attenta a non
farsi sfuggire nulla di ciò che accade, Jane Austen reinventa la realtà
attraverso la sua rappresentazione, ma mai smettendo di essere vera. Come
avviene in teatro».
di Jane Austen
adattamento teatrale di Antonio Piccolo
regia Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Riccardo Buffonini, Alessandra De Santis, Rosario Giglio, Sara Putignano, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
adattamento teatrale di Antonio Piccolo
regia Arturo Cirillo
con Arturo Cirillo, Valentina Picello, Riccardo Buffonini, Alessandra De Santis, Rosario Giglio, Sara Putignano, Giacomo Vigentini, Giulia Trippetta
scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi
luci Camilla Piccioni
musiche Francesco De Melis
assistente alla regia Mario Scandale
assistente scenografo Eleonora Ticca
assistente costumista Nika Campisi
assistente scenografo Eleonora Ticca
assistente costumista Nika Campisi
Prima Versione Teatrale Italiana
Produzione Marche Teatro / Teatro Stabile
Di Napoli_Teatro Nazionale
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