Al
Teatro delle Palme di Napoli dal 28 al 31 gennaio
Servizio di Francesco Gaudiosi
“Il
sipario si alzò per la prima volta la sera dell’8 dicembre 1974: il Teatro
Sistina di Roma era esaurito in ogni ordine di posti, una situazione che si
sarebbe ripetuta un’infinità di volte nel futuro. Dietro le quinte gli
interpreti, il personale di scena, gli autori, gli impresari speravano in
un’accoglienza calda e sincera, ma in verità non pensavano lontanamente che
quella sera di dicembre avrebbe segnato l’inizio di una storia costellata solo
di successi, una storia che non si è ancora conclusa…”. (da “RadiocorriereTV”,
novembre 1978, in occasione della prima messa in onda della ripresa televisiva
dello spettacolo).
La
compagnia dell’Alba, per una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, mette in
scena uno dei più grandi capolavori della commedia musicale italiana: Aggiungi un posto a tavola. Uno
spettacolo audace, dato il numero di interpreti, la composizione scenografica e
le necessarie capacità interpretative e canore che deve possedere ogni singolo
membro del cast. Ma la regia di Fabrizio Angelini, regista già molto apprezzato
nel panorama teatrale per aver firmato altri numerosi allestimenti di commedie
musicali, riesce a unire il dato della tradizione, necessario più che mai in
questo spettacolo, a quello della novità, formando un cast composto quasi
interamente da giovani attori di talento. Tra tutti spicca Gabriele De
Guglielmo, il celebre Don Silvestro che, dopo aver parlato con Dio, deve
avvisare gli abitanti del suo paesino dell’imminente diluvio universale che sta
per sopraggiungere. Tra gli altri interpreti del numerosissimo cast, spiccano
Carolina Ciampoli, Gaetano Cespa, Serena Segoloni, Fabrizio Angelini, Simona
Patitucci, Leonardo Antonelli e Tommaso Di Giorgio.
Aggiungi
un posto a tavola è un testo leggero e
ricco di spunti di riflessione al tempo stesso. Soprattutto nei colloqui di Don
Silvestro con Dio ci sono passaggi che turbarono non poco il pubblico degli anni ’70 (vedi la
questione del celibato dei preti o ancora la critica alla visione verticistica
della chiesa cattolica).Sostanzialmente resta però una commedia musicale
piacevole, composta, e costruita con un finale che emoziona ogni volta. Le
musiche del Maestro Trovajoli, sono poi autentiche perle che il grande
compositore romano ha lasciato alla storia non solo della commedia musicale, ma
del teatro italiano tutto.
Nella
messa in scena di Angelini si nota quindi una forte analogia alla struttura
scenografica dell’allestimento originale, ma, allo stesso tempo, si differenzia
da quest’ultimo nella capacità degli interpreti di distaccarsi dallo scontato e
improponibile accostamento ad attori del calibro di Paolo Panelli, Bice Valori
e Jonny Dorelli: il cast giovane regala un grande esempio di bravura e capacità
tecniche proprio nel distanziarsi dallo stile interpretativo che ha
caratterizzato le versioni che l’hanno preceduto.
Il
pubblico ride, si diverte, canta con gli attori e anticipa alcune tra le
battute più celebri dello spettacolo, mostrando negli applausi finali, di aver
apprezzato notevolmente questa versione “giovane e brillante” di un testo già
così noto.
Lo
spettacolo è andato in scena al Teatro delle Palme da giovedì 28 a domenica 31
gennaio.
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