“Nudo Proprietario” di Laganà, Cruciani, Quinto – diretto e interpretato da Rodolfo Laganà
Al
Teatro Ghione di Roma dal 4 al 21 dicembre
Servizio di Guerino Caccavale
Servizio di Guerino Caccavale
Roma.
La vita è un bivio continuo fatta di scelte da compiersi per andare
avanti o, semplicemente, per liberarsi di macigni troppo spesso
scomodi e sentirsi così più liberi. In scena sino al 21 dicembre al
Teatro Ghione, “Nudo Proprietario” rappresenta lo strumento con
cui il protagonista Rodolfo Laganà fa outing sulla propria
condizione personale.
Nello
spettacolo, un monologo comico con intermezzi musicali, opera di
Andrea Tosi, ed interventi di semplice spalla da parte di Gianni
Quinto (che ha anche collaborato ala scrittura dei testi assieme allo
stesso Laganà ed a Paola Tiziana Cruciani), Laganà si apre al
pubblico mettendosi a nudo e lo fa sorridendo e facendo sorridere,
nonché riflettere.
Egli
finalmente può fare considerazioni libere su tutto ciò che lo
circonda: dalla proprietà (oramai l'uomo non possiede più nulla ma
è proprietario solo della propri(a)–età, ovvero degli anni di
vita che ha) ai cinquantenni come lui troppo giovani per essere
considerati vecchi e troppo vecchi per essere ritenuti giovani (lui
si autodefinisce un anzian-prodige); dall'età che avanza e fa venir
meno la memoria all'ironia su diete, medicine alternative, Aldilà,
social network, intercettazioni, gratta e vinci che spesso prendono
il posto del caffè al bancone del bar, passando per le crude
invettive sui politici, i loro cambi di casacca e le scorte troppo
spesso inspiegabili che noi italiani paghiamo loro.
Il
mattatore romano, con una comicità sottile, pacata, genuina,
piacevole e non volgare, ne ha per tutto e tutti e così, anche
attraverso riuscite canzoni (tra cui la stessa “Nudo
Proprietario”), continua ad ironizzare amaramente sulla fortuna che
bisogna avere anche per trovare un posto di lavoro, constatando però
che la vera fortuna è avere del tempo libero a propria
disposizione.
Tutte
queste osservazioni non sono altro che un pretesto per suggellare la
sua voglia di mettersi a nudo e confessare, finalmente senza veli, i
motivi che lo hanno spinto a dichiarare di avere la sclerosi
multipla, rivelatasi quattro anni orsono: in un mondo interattivo di
“mi piace” e “condividi” l'unica scelta che può (e deve!)
fare è appunto CONDIVIDERE con il suo pubblico e il mondo intorno il
suo stato d'animo e soprattutto fisico.
Una
soluzione da apprezzare anche perché si rischia sennò, di
rintanarsi dentro se stesso e non aprirsi al mondo: la malattia lo
potrà ostacolare ma di certo non gli impedirà di continuare a
sognare, cosa che non costa nulla.
Non
manca un appello caloroso a sostenere economicamente la ricerca. Lo
spettacolo è molto piacevole, coinvolgente e ironicamente educato.
Laganà,
da brillante allievo del laboratorio teatrale di Gigi Proietti (buon
sangue non mente!),si rivela ancora una volta un grande
professionista che, attraverso questo one man show, regala al
pubblico uno spettacolo fatto di spontanea ed intelligente comicità,
e di acute riflessioni sul nostro tempo.
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