Il Flauto Magico secondo l'Orchestra di Piazza Vittorio ispirato all'opera in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart
L'orchestra di Piazza Vittorio è nata in seno all'Associazione Apollo ed è stata ideata e creata da Mario Tronco ed Agostino Ferrente.
Il cammino de Il
Flauto magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, divenuto ormai un cult con le sue 150 repliche, è infatti molto lungo e
farà parte di una stagione teatrale, quella 2014/2015 che vede L’Orchestra
impegnata in una lunga tournèe e molti appuntamenti importanti, tra ci quello
dello scorso 22 settembre, quando per la tradizionale
cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico presso il Cortile d'onore del Quirinale, l’ Orchestra di Piazza Vittorio si è esibita alla presenza del
Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. Un momento questo di grande prestigio per lo storico ensemble,
che tanto ha rappresentato il nostro paese, anche all’estero, con i numerosi
concerti.
Ha poi avuto
inizio la tournèe. Partita da Roma, Il Flauto magico
secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio ha aperto la stagione del Teatro
Quirino. La tournèe prosegue poi con una serie di tappe tutte molto
importanti: 9 - 14 dicembre Teatro Bellini di Napoli, 21 dicembre Auditorium
della Guardia di Finanza L'Aquila, 22 dicembre Teatro Politeama di Genova, 23 -
26 dicembre Teatro Menotti di Milano, 27 - 31 dicembre(pausa il 29) Teatro
Carignano di Torino, 23 gennaio Teatro Savoia di Campobasso, 24-25 gennaio
Teatro Don Gesualdo di Avellino, 30 gennaio, Teatro Goldoni – Venezia, 12 febbraio Teatro Ponchielli
di Cremona.
E dopo la tournèe del Flauto, sarà la volta di
una nuova importante avventura artistica: L’Orchestra di Piazza Vittorio sarà a
lavoro con Mario Martone con lo spettacolo Carmen da
Prosper Mérimée, Henri Meilhac e Ludovic Halévy, adattamento Enzo
Moscato e Mario Martone, regia Mario Martone, musiche
George Bizet, direzione musicale Mario Tronco, arrangiamento
musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni, esecuzione
dal vivo Orchestra di Piazza Vittorio, con Iaia Forte,
Roberto De Francesco; produzione Fondazione Teatro Stabile
Torino / Teatro di Roma. Un nuovo spettacolo che nulla ha a che vedere con la
Carmen secondo L’Orchestra di Piazza Vittorio andata in scena a Lione nel 2013
e a Caracalla nel giugno 2014, ma un lavoro tutto nuovo che vede l’incontro
tra Mario Martone
e Mario Tronco, i quali accarezzano da anni l'idea di
lavorare insieme e di farlo con il teatro d'opera. Così nasce Carmen.
Partendo dal libretto del capolavoro di Bizet, nelle mani di Martone l’opera
approda verso temi contemporanei, affidandosi al talento, ai volti e alla
teatralità innata dei musicisti dell’Orchestra di Piazza Vittorio, che riunisce
artisti, culture e tradizioni, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti
e melodie universali.
Nascita, sinossi, note di regia
L’idea è nata nel 2007
da una proposta di Daniele Abbado per la Notte
Bianca di Reggio Emilia. Il progetto ci sembrava folle, poi abbiamo deciso
di svilupparlo come se l’opera di Mozart fosse una favola musicale tramandata
in forma orale e giunta in modi diversi a ciascuno dei nostri musicisti. Come
accade ogni volta che una storia viene trasmessa di bocca in bocca, le vicende
e i personaggi si sono trasformati, e anche la musica si è allontanata
dall’originale.
I ruoli sono stati
affidati ai musicisti in base ad una somiglianza di carattere o per affinità
con certe esperienze vissute: per esempio Tamino è Ernesto Lopez Maturell, un
ragazzo che ha tutta l’esuberanza della sua giovane età. Più che dall’amore per
Pamina, interpretata dalla folk singer anglo-americana Sylvie Lewis che è una
persona dolce ma determinata, il nostro principe è mosso dal desiderio di
avventura e dalla paura dell’ignoto, che a quell’età si trasforma in
eccitazione. Il mago Sarastro è Carlos Paz, un artista con un rapporto molto
forte con la politica e la religione, che ci racconta spesso dei riti sciamani
del suo paese; lui stesso ha qualcosa dello sciamano. Quella della Regina della
Notte è una delle poche parti occidentali, è interpretata da Maria Laura
Martorana, una virtuosa del canto lirico con un repertorio molto vasto. La sua
Regina ha un carattere misterioso, insieme solare e cupo; è animata da sprazzi
di energia ma alla fine crollerà come una cantante da club fuori forma. E per
diretta assonanza Pap Yeri Samb è stato subito Papageno, una persona semplice e
profonda con un carattere molto vicino al personaggio di Mozart.
Volevamo raccontare un
Flauto contemporaneo, che si svolge in una società multirazziale di questi
tempi, ed evitare qualsiasi fraintendimento. Il Flauto di Mozart è ambientato
in un Egitto fantastico. Il nostro invece si trova In un luogo immaginario,
senza riferimenti alla geografia reale. Non si tratta dell’esecuzione integrale
dell’opera di Mozart. Le melodie sono riconoscibili ma alcune sono solo
tratteggiate, senza sviluppo e senza parti virtuosistiche, intrecciate a brani
originali dell’Orchestra. Il nostro lavoro con la partitura è necessariamente
diverso da quello di un’orchestra “normale”. Dal folk, al reggae alla classica
al pop e al jazz, la nostra musica è piena di riferimenti alle altre culture. I
musicisti dell’OPV hanno background molto distanti, non solo geograficamente.
Ogni musicista porta nell’Opera la sua cultura, la sua lingua: arabo, inglese,
spagnolo, tedesco, portoghese, wolof, italiano.
L’Orchestra è sul palco
non nella buca, come nelle opere, e i musicisti diventano personaggi
semplicemente indossando in scena il loro costume e guadagnando il proscenio.
Info Spettacoli:
Orari:
feriali ore 21:00 – mercoledì ore 17:30 – sabato h. 17:30 e 21:00 -
domenica ore 17:30
Prezzi:
da euro 12,00 a euro 30,00
Durata:
1 h. e 40 min (senza intervallo)
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