MORTACCIA La vita è meravigliosa

Testo e regia di Giovanna Gra -  Con Veronica Pivetti
Teatro Ghione di Roma dal 14 al 26 ottobre

Servizio di Maddalena Menza



ROMA  -  Finalmente un testo divertente, corrosivo, scritto in una maniera straordinaria da Giovanna Gra, sceneggiatrice di successo di fiction ma, soprattutto, autrice fuori dal coro, che riesce con autentico talento, a ricreare tutte le molteplici sfumature,  facendo ridere, pensare e commuovere, sull’unico tema attualmente rimasto veramente tabù nella nostra società : quello della Morte che, nonostante le apparenze, è stato bandito totalmente, quasi non  esistesse.
Impersonata dalla bravissima Veronica Pivetti, che ha creduto molto nel progetto, visto che ne è anche la produttrice, la Morte anzi la Mortaccia è rappresentata come una bella e sexy signora dark, che padroneggia da par suo la scena e che, nonostanteil suo ingrato lavoro, non può risultare antipatica.Sembra un po’ la Regina cattiva di Biancaneve, ma riesce lo stesso molto accattivante!  E’ affiancata da due braviattori: Sentenza (Elisa Benedetta Marinoni) che esegue sferzante e ironica le sue direttive e dal funereo maggiordomo Funesto, pronto ad intervenire per accompagnare all’ultimo trapasso le anime(belle?) e che intrattiene il pubblico prima dell’inizio  dello spettacolo(Osvaldo Valente).
Dalle atmosfere gotiche di Rocky Horror Picture  Show e, in parte ispirato ai personaggi fantastici di Tim Burton, lo spettacolo mostra la Morte che commenta, con fare ironico e disincantato, le malefatte degli uomini: dai poveri (polvere, si accoppiano tra loro, un disastro) ai ricchi (talmente preoccupati di controllare i loro averi da non accorgersi che la morte è alle loro spalle).
In fondo,la chiave di questo spettacolo musical in cui i tre personaggi sulla scena, per un’ora e mezza cantano, ballano, recitano, dando il massimo al pubblico,  con una Veronica Pivetti in gran forma, in un’altalena di atmosfere che toccano tutte le sfaccettature dell’esistenza,con particolare riguardo al sesso al potere sta proprio sull’orlo di quella vita che non riusciamo più a vivere. Accompagnati dalla musica ideata da Maurizio Abeni, che va dalle tarantelle alla musica classica, all’Orfeo all’Inferno,al jazz, alla musica ballabile; una colonna sonora efficacissima per punteggiare e raccontare questo estremo sberleffo alla Signora che tira i fili del destino di tutti noi, affaccendata a guardare alla speciale contabilità che la caratterizza e a suo modo, sembra renderlamolto più umana.  Anche i costumi, realizzati da Valter Azzini, hanno una loro bellezza e importanza,quasi fossero un altro personaggio.
Si parla di donne e di uomini, di ricchi e di poveri, di guerre in Africa.Il sottotitolo  recita che “la vita è meravigliosa” e forse vuole dirci che, in una società come la nostra, in cui l’apparire è tutto, anche il momento della morte è cannibalizzato e l’agonia spesso data in pasto alle aziende farmaceutiche, tutto pur di non vivere e, di conseguenza,  di non morire: visto che sono due facce della stessa medaglia.
Così, anche la Morte è stata espropriata del suo ruolo e quindi, quando viene superata dagli uomini in crudeltà, anche lei muore.
C’è un piccolo giallo nel testo, infatti. Si trova un cadavere senza nome che non ha aspettato di essere  mietuto dalla falce di Sentenza, secondo le regole, ma ha fatto di testa sua. E’ la stessa Morte che non ha più senso in una società come la nostra senza pudore,come si vive oggi.
Insomma, questo spettacolo, dimostra che il teatro non deve essere necessariamente noioso per essere intelligente.Può divertire sia con la bravura degli interpreti, prima fra tutti Veronica Pivetti, che balla, canta, recita senza sosta,che con un testo scritto benissimo eche si serve anche di allitterazioni e altri artifici al fine di avvincere gli spettatori al piacere della lingua.
Mortaccia  è stato portato in giro per l’Italia da due anni e, attualmente, è in scena al Teatro Ghione di Roma. Speriamo che presto trovi un teatro anche a Napoli. Sarebbe veramente un successo!

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