Napoletano? E famme ‘na pizza!
Al Teatro Diana di Napoli fino al 20 marzo
Servizio di Francesco
Gaudiosi
Nella riflessione
tautologica che ne scaturisce emerge uno prodotto teatrale in cui si ride di
gusto e si riflette sul ruolo di Napoli, con Salemme stesso di fronte al dramma
esistenziale delle sue origini bacolesi, domandandosi dunque la sua stessa
legittimità a parlare dei napoletani in quanto napoletano “acquisito” o da
napoletano sotto mentite spoglie. In scena con Salemme, troviamo numerosi
elementi della sua ormai storica compagnia, composta da Vincenzo Borrino,
Sergio D'auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero e Fernanda Pinto. Le
scene e i costumi sono di Francesca Romana Scudiero, le musiche invece sono firmate
da Antonio Boccia. Se dunque Salemme veste i doppi panni di un trapiantato di
cuore (in “Con tutto il cuore”) e del padre di famiglia che si prepara ad
affrontare il diciottesimo compleanno della figlia (“Una festa esagerata”), lo
fa quasi da trasformista del palcoscenico, creando una partitura teatrale che
fonde i due testi, immaginando una terrazza comune, con vista sul golfo di
Napoli, in cui i due dirimpettai si affacciano, pur non incontrandosi mai.
“Napoletano? E famme
‘na pizza” è uno spettacolo dalla comicità dirompente, con un Salemme tuttofare
che tesse le storie di alcuni dei suoi personaggi più famosi e che, grazie al
supporto della valida compagnia che lo circonda, firma una rappresentazione in
grado di sorprendere anche i suoi più affettuosi estimatori. Ed è proprio per
questa ragione che questo spettacolo vale un biglietto al Teatro Diana di
Napoli, che lo avrà in cartellone fino al 20 marzo.
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