SOLARIS di David Greig, regia Andrea De Rosa
Teatro Mercadante 17 - 28 novembre 2021
Servizio di Rita Felerico
Ray
E qui appare a Kris, restituita, Ray, (Giulia
Mazzarino), il
suo amore perduto in giovane età. Una dolorosa ‘presenza’, ancora colma di vita
e di voglia di vivere, che metterà in crisi-anche con la sua fragilità- la
professionalità dell’astronauta Kris. Solo alla fine, quando si renderà conto
di averla persa ancora una volta, ma questa volta per sempre, per Kris sarà visibile
la verità delle cose, della vita. Anche per Sartorius e Snaut le ‘presenze’ insegneranno
a leggere nell’esistenza, restando perlopiù stabili nelle loro postazioni di
osservazione e solo alla fine si scopriranno in grado di tornare indietro, per
testimoniare.
“Ho letto Solaris durante la quarantena- scrive sempre il regista – e mi colpiva questa idea che gli esseri umani
potessero essere il virus e che il pianeta fosse costretto a reagire e a
difendersi dalla loro presenza”. Da qui l’idea di
questo viaggio all’interno del noi, nell’inconscio, individuale e collettivo e
di tradurre al femminile la coppia Kelvin / Ray, nel romanzo uomo/donna.
Snaut
Bravissimi tutti gli interpreti ( spiccano la Rosellini e soprattutto
la Mazzarino, carnale e fortemente empatica ) capaci di rendere al pubblico il
loro dramma interiore e la loro tragica necessità di vivere sopra ogni
impossibilità di agire; bellissima la scenografia di Simone Mannino che ci immerge nell’ astronave come se fossimo
all’interno di un fotogramma (ricordiamo le due versioni cinematografiche di Solaris, una diretta da Andrej Tarkovskij nel 1972 e
l’altra da Steven Soderbergh nel 2002)
, ben armonizzato il progetto sonoro di
G.U.P. Alcaro, artista che da tempo si esprime nel teatro. Interessanti i
materiali di archivio e i filmati concessi da Esa / Nasa (European Space Agency)
che appaiono non ‘incollati’ alle narrazioni, ma nascenti nei tempi della
narrazione.
Sartorius
Il pianto di una neonata quasi sempre in sottofondo, sottende alle vicende,
voce ancora non formata ma speranza di dialogo futuro, rapita alla fine dal
‘fantasma’ di Ray, come se solo con la più passionale delle presenze potesse
comunicare. Tutta la messa in scena ha dietro di sé un lavoro di ricerca e di
analisi approfondito; né un diario di Pasquale Mari, In viaggio verso Solaris ( pubblicato nel numero della rivista ‘Sciami Ricerche’ dedicato alla
luce ) possiamo leggere i vari passaggi di ideazione e creazione, i disegni,
visionare i diversi bozzetti per gli
allestimenti nei vari teatri ma soprattutto leggere i pensieri dedicati alla
luce e all’uso della luce, co-protagonista con gli attori come detto, in questa
bellissima pagina di teatro. “Qualità ricorrente del lavoro di Mari, è quella di andare
all’origine delle parole di un testo per derivarne ‘ luce’, ma particolarmente
significative, in questo caso, per una scrittura tutta orchestrata sulla luce e
sui suoi cromatismi……la gamma di manifestazioni dei fenomeni luminosi scandisce
l’andamento narrativo senza soluzione di continuità…la riflessione sulle
dominanti cromatiche di rosso e di blu, sono le chiavi di accesso di tutte le
manifestazioni del visibile, figure della molteplice realtà”. Un appuntamento di successo per
il nostro Teatro Mercadante- Teatro
Nazionale.
Kris
SOLARIS di David Greig
traduzione Monica Capuani
tratto dall’omonimo romanzo di Stanislaw Lem
regia Andrea De Rosa
con Federica Rosellini, Giulia Mazzarino, Sandra Toffolatti, Werner
Waas
Umberto Orsini in video
progetto sonoro G.U.P. Alcaro
scena e costumi Simone Mannino
disegno luci Pasquale Mari
video D-Wok
foto di scena Federico Pitto
produzione Teatro
di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Nazionale di Genova
Filmati gentilmente concessi da ESA/NASA
Si ringrazia l’European Space Agency per il materiale d’archivio
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