CASA DI BAMBOLA di Henrik Ibsen - regia Filippo Dini
Teatro Mercadante 9 - 14 novembre 2021, ore 21
Servizio di Rita Felerico
Napoli
– Si è scritto su questo bellissimo spettacolo molto e positivamente da parte
della critica più accreditata e ne è conferma il successo attribuitogli ad ogni
replica da un pubblico attento, emotivamente coinvolto ed entusiasta. Cercherò
di aggiungere qualche minima riflessione, affiancando il già detto spinta più
dall’emozione che lo spettacolo mi ha donato che da pensieri di logica
conseguenzialità. La lettura del
regista, la bravura degli attori, le ariose scenografie rendono questo classico
del poeta, drammaturgo Henrik Ibsen – dal carattere solitario, freddo,
scostante ma attraente come la bellezza dei fiordi della sua Norvegia – un
testo in movimento. Casa
di bambola, come tutte le pagine del grande teatro, non muore dentro il
suo tempo ma, raccontando delle grandi, irrisolte contraddizioni della vita e
delle relazioni fra gli uomini, non solo ne diventa simbolo, ma si modella in
un qui ed ora, rendendolo sempre contemporaneo.
La
capacità visionaria di Ibsen, la sua scrupolosa attenzione -rivolta alle più
nascoste pieghe e artificiosità della società borghese del suo tempo- rendono
attuali i dialoghi e le correlazioni tematiche del testo, tematiche legate al
contrasto tra libertà individuale e convenzioni, all’ostilità sociale a cui va
spesso incontro il più onesto, al rifiuto del compromesso e l’attesa ingenua
del riscontro degli altri per il riconoscimento della verità. Da qui nascono i drammi che vivono i protagonisti che non
sono relegati solo al contrasto di genere e al rapporto uomo/donna. Filippo Dini – anche interprete, è il
marito di Nora, Torvald - scruta questa complessità, ponendo l’accento non solo
sul vissuto e consolidato potere maschile, ma soprattutto su quello del denaro
che sottilmente erode e inquina pensieri e azioni, delimitando la libertà di
tutti e soprattutto della donna. In questo Dini è stato acuto regista, pulito,
essenziale, come nel dirigere la bravissima Deniz Özdoğan – Nora - splendida interprete nel canto e
nella danza, una tarantella tarantolata, che il marito osserva quasi stupito da
un angolo della casa, che resterà nei nostri occhi per lungo tempo. Perfetti
nell’immedesimazione dei personaggi gli altri attori Orietta Notari – la
badante – Eva Cambiale – l’amica Linde – Andrea Di Casa – Krogstad
l ‘avvocato, finanziatore – Fulvio Pepe
– l’amico dottor Rank.
L’albero della
genesi che occupa la scena è un simbolo, ci parla degli antichi archetipi di
paura e di peccato, mai analizzati fino in fondo, delle interpretazioni spesso
superficiali date soprattutto al ruolo della donna nella società e nella storia
della società. Fin dalla prima rappresentazione lo spettacolo suscitò scandalo
e Ibsen fu costretto in un primo momento a cambiare finale, ma presto tornò
all’originale; uno spettatore d’eccezione fu Antonio Gramsci, che da subito amò
Nora. Una armoniosa macchina di scena lo spettacolo di Dini, perfettamente
coordinato, luci, costumi, musiche, da rivedere, per riprovare di nuovo quella
soddisfatta sensazione provata alla fine della rappresentazione: finalmente teatro!
Drastico anche con se stesso, Ibsen scrive in una
lettera del 16 giugno 1880: “Non si è mai superiori alla società cui
s’appartiene: vi si è sempre in qualche modo corresponsabili e correi”.
Ibsen si dimostra figlio del suo secolo, in tutto e per tutto, soprattutto
nell’assorbire le sue contraddizioni. Perché il periodo tra ‘800 e ‘900 è
certamente uno spartiacque tra i più controversi della storia del pensiero
dell’uomo.
CASA DI BAMBOLA di Henrik Ibsen
regia Filippo Dini
con Filippo Dini, Deniz Özdoğan, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Eva Cambiale, Fulvio Pepe
scene Laura Benzi
costumi Sandra Cardini
luci Pasquale Mari
musiche Arturo Annecchino
aiuto regia Carlo Orlando
foto di scena Luigi De Palma
produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,
Teatro Stabile di Bolzano
con il sostegno di Fondazione CRT
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