“LA MORTE DELLA BELLEZZA” DI GIUSEPPE PATRONI GRIFFI - regia di Benedetto Sicca

Al Ridotto del Mercadante di Napoli dal 22 gennaio al 1 febbraio

 

servizio di Andrea Fiorillo

 

Napoli - In scena al Ridotto del Teatro Mercadante, per il terzo appuntamento del percorso di "Storie naturali e strafottenti, dedicato a Giuseppe Patroni Griffi, in scena dal 22 gennaio al 1 febbraio, La Morte della Bellezza, proposta con la regia di Benedetto Sicca, diventa un dialogocon il pubblico.

Lo stesso regista-attore dichiara dal principio limpossibilitàdi rappresentare questo romanzo, di farne testo drammaturgico, preferendo leggere le pagine del libro e farne vivere alcune attraverso lincontro dei corpi in scena, il suo e quello del giovanissimo attore Mauro Lamantia.

Sulla scena nuda pensata da Luigi Ferrigno, le parole lette, raccontare e vissute diventano anche scrittura vera, proiettata su un pannello che rimanda a quelle pagine e suggerisce di tornare a sfogliarle, di riappropriarci di questo romanzo damore che parla “…di due giovani, il cui segno distintivo èla bellezza, in una città, il cui segno distintivo, era, fino a quaranta anni fa, la bellezza. In questa città, il cui primo bersaglio da colpire, per distruggerla èstata la bellezza, questi due giovani, per adesso grazie a dio inutili alla società, sono destinati ad amarsi.

Queste le parole di Peppino Patroni Griffi, e queste le parole di Benedetto/Liliandt che insieme a Mauro/Eugenio, scelgono di raccontare lintimitàdi questo amore giovane, diverso e tremendamente normale, vivendo, ma anche leggendo, raddoppiando una performance che diventa complessa, ma che mantiene, tutto il tempo, un grande rispetto per la parola dellautore, per la sua pregevole ed elaborata robustezza letteraria.

perchèchiunque soffra dovrebbe raccogliere, con un dito, una sua lacrima, e mostrarla allamico che lo puòcapire, perchélamore come il dolore ècondivisione, cosìcome il teatro quando èdono onesto e semplice.

 

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