“Federico…come here” al Teatro Arcobaleno di Roma

(A m’arcord Fellini) e lo straordinario fascino di Sandra Milo che cattura il pubblico
Servizio di Maddalena Menza

Roma - Ci sono dei personaggi che non muoiono mai. Lasciano la loro presenza discreta ma persistente nelle cose intorno a loro, in quello che sono stati grazie al potere vivificante dell’arte.

Federico Fellini è sicuramente uno di questi e quindi grande è la curiosità della giornalista di assistere ad uno spettacolo dedicato a lui, dove è presente come interprete principale una delle sue più celebri muse ispiratrici, la famosa Sandra Milo, affettuosamente chiamata dal regista Sandrocchia. Anche se il titolo richiama il famoso invito di Anita Ekberg , un’altra icona dell’ispirazione felliniana rivolto a Marcello Mastroianni a bagnarsi nella fontana di Trevi.

In un’atmosfera di rievocazione mista tra sogno e quotidianità, si dipanano le “realtà” felliniane che celebrano il suo modo di essere e l’immenso amore che la protagonista prova per lui.

“Mi hai mai amato?”-chiede inutilmente all’ombra del grande regista con cui intreccia il dialogo che “farà rivivere il sapore immortale di sequenze indimenticabili del grande cinema di tutti i tempi e in particolare di Giulietta degli Spiriti, di 8 e ½ e di Amarcord, con i famosi personaggi di Carla, La Gradisca, Teo lo zio matto, Zampanò, Gelsomina, Susy, Iris, Fanny).

All’inizio, si avverte qualche lentezza nel carburare e lo spettacolo si regge sullo straordinario fascino di Sandra Milo, che comunque ha una presenza scenica in grado di “catturare” il pubblico, che non è sempre altrettanto supportato dal carisma di Federico (impersonato dal regista Walter Palamenga, un po’ in difficoltà come attore).

Ma, gradualmente, lo spettacolo cresce, l’atmosfera si riempie di sogno e l’omaggio che la compagnia vuole rendere al grande maestro, è efficace così come colgono nel segno le “lagnanze” dei clown che sono così seri nella loro arte di far ridere, da sentirsi a disagio in un’epoca come la nostra in cui tutti vogliono far ridere e si è persa anche la componente della malinconia, che si affiancava al riso. Nella seconda parte, quindi, anche la performance dell’attore – regista è più convincente e Walter Palamenga è bravissimo nell’interpretazione canora. A quel punto, si è completamente conquistati dalle famose atmosfere felliniane, aiutate dalle bellissime musiche di Nino Rota, dalla dolcezza struggente dell’interpretazione di Sandra Milo e degli altri interpreti (Luca Arcangeli nel ruolo di Guido Anselmi ,il regista “moderno”, Yurij Pezzini l’attore “moderno”, Claudia Marino l’assistente, Gradisca e Carla, Daniele Arceri (il clown danzatore) e, soprattutto, di una bravissima Flavia Corsi, che nella presentazione risulta clown, acrobata e danzatrice ma è veramente un’ artista a tutto tondo.

Lo spettacolo, scritto da Nicola Bonimelli, ha le suggestive coreografie di Paola Papadia, i costumi  di Rita Forzano mentre le luci sono affidate a Maximiliano Lumachi. Fellini…come here è stato inaugurato a Bologna dove ha avuto il cosiddetto battesimo del fuoco. Si è poi riproposto a Roma dove sarà al Teatro Arcobaleno dal 21 marzo al 13 aprile. Gli artisti stanno valutando altre ipotesi per metterlo in cartellone in altre città e spero che abbia fortuna come merita uno spettacolo che nasce “dall’umile devozione e dall’immenso amore con cui tutta la compagnia celebra Federico”.

Sarà perché tutto ciò che ricorda Fellini, con cui ho avuto il piacere  di lavorare nella Voce della luna il suo ultimo film, si trasforma in oro? Sarà il potere magico di un così grande artista dotato di un mondo immaginifico così potente da riversarlo su coloro che gli hanno voluto bene a piene mani? Sembra di sì.       

10 aprile 2014    
 
 
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