“Sala Operatoria” di Cristian Izzo

Al Nouveau Theatre de Poche di Napoli, sberleffo contemporaneo
Servizio di Maurizio Vitiello 

 
Napoli – Al Nouveau Theatre de Poche sino al 30 marzo “Sala Operatoria” che, in realtà, è una metafora, tra scene apparentemente comiche e d’inquadramento surreale.

Salvatore ha paura degli aghi: tanta paura degli aghi, una vera fobia.

Deve subire un banale intervento chirurgico per rimuovere sotto la lingua un "papilloma".

Ciò lo catapulta in un mondo ospedaliero, abitato da indolenti e indifferenti individui.

L’incontro con Emilio che, per legittima difesa, ha deciso di accamparsi e abitare lo spazio antistante la sala operatoria, dove attende da mesi per un'appendicite, è davvero imprevedibile.

Emilio difende in maniera singolare e filosofica il suo posto e il diritto a occuparlo, mentre Salvatore, preoccupato, subendo la compagnia forzata del "padrone di casa", rivendica la volontà di andar via.

Salvatore non lo sa, ma Emilio sta compiendo quella che dovrebbe essere la funzione del personale di qualsiasi ospedale nei confronti delle persone che vi entrano: farle uscire fuori di lì, vive.

Eccellente la prova di Massimo Masiello, ottima la partecipazione di Cristian Izzo, Alessandro Langellotti, Maia Salvato, Adriana Serrapica.

Collateralmente hanno dato buone prove: per le scene Francesco Esposito, per i costumi Carla Vitaglione, per le musiche originali Salvatore Torregrossa, per il disegno luci Ettore Nigro.

Uscire dagli ospedali vivi è il desiderio comune, però si contano troppi infortuni.

Emilio si batte per Salvatore per difendere una zona sana, che sia utile per il ritorno dalla camera operatoria.

Momenti sapidi, ironici, arguti si rincorrono in una scena “toto-minimal”.

Cristian Izzo è un giovane autore, regista e attore, che farà faville; ha 23 anni e idee teatrali.

E’ il futuro del teatro napoletano, e non solo.

Convinti applausi alla prima affollata del 27 marzo.

 
31 marzo 2014


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