LA STAGIONE TEATRALE 2016/17 DI GALLERIA TOLEDO
VENTICINQUE ANNI DI RICERCA E SPERIMENTAZIONE
Servizio di Antonio Tedesco
Napoli - Venticinque anni dedicati al teatro di ricerca e di sperimentazione. Vissuti nel contesto delle alterne vicende che hanno caratterizzato il mondo teatrale napoletano e nazionale in questi stessi anni. Tempi in cui non sempre è stato facile mantenere diritta la barra del timone. Un anniversario che, possiamo dire comunque, verrà celebrato nel migliore dei modi stando alla programmazione della Stagione 2016/17, che (ri)porta a Galleria Toledo le più significative e prestigiose espressioni di un teatro non omologato e fuori, per sua natura, da certe logiche di scambio più simili ad una forma mercantile che ad una progettualità artistica.
Una stagione che in realtà è già in corso, partita con la consueta rassegna denominata “Stazioni d’Emergenza”, il cui fine è di esplorare le nuove espressioni della creatività teatrale.
E sarà proprio un testo rivelatosi in una precedente edizione di questa rassegna che (dopo una ripresa di Peccato fosse puttana dell’elisabettiano John Ford , nell’allestimento di Laura Angiulli, direttore artistico della stessa Galleria Toledo, presentato alla scorsa edizione del Napoli Teatro Festival) darà il via, a novembre, a questa nuova stagione con Nonsense al nord del Tamigi, uno spettacolo della Compagnia Teatro di Contrabbando, una delle più interessanti realtà del nuovo teatro napoletano. Ancora a novembre si prosegue con un allestimento di Gigi De Luca ispirato a Nozze di sangue, di Federico Garcia Lorca. E poi, per il 12 e il 13 dello stesso mese, è fissato l’appuntamento con una delle più importanti Compagnie di ricerca del teatro italiano, Fanny & Alexander, che propongono To be or not to be Roger Bernat, performance ispirata all'Amleto e alle sue forme di rappresentazione, con elaborazione scenica e drammaturgica a cura di Luigi De Angelis e Chiara Lagani. A seguire Laura Angiulli riproporrà il suo Misura per misura da William Shakespeare, e poi dal 1° al 3 dicembre sarà la volta di un importante evento, il ritorno a Napoli della Societas Raffaello Sanzio che ripropone in forma nuova un suo storico cavallo di battaglia, Giulio Cesare. Pezzi staccati, un intervento drammatico su Shakespeare per l’ideazione e regia di Romeo Castellucci.
La stagione prosegue con un’altra serie di interessanti proposte, tra cui La locandiera o l’arte per vincere, un adattamento da Goldoni di Stefano Sabelli con Silvia Gallerano, e poi ci sarà la danza con Aesthetica – Esercizio N. 1 e quindi un interessante esperimento circense della Compagnia Ribolle, Il circo delle bolle di sapone in su, per arrivare al periodo natalizio con NNummere, la, ormai tradizionale, “scostumatissima tombola” di e con Gino Curcione. Si riparte a gennaio con Tre alberghi di J.R. Baitz, presentato dallo Stabile del Friuli Venezia Giulia e poi ancora Laura Angiulli che, dopo la lunga immersione nell’opera shakespeariana, continua la sua ricerca nel teatro elisabettiano con Eduardo II, da Christopher Marlow. Seguono una serie di spettacoli di sicuro interesse, tra cui Butterflay della Piccola Compagnia della Magnolia, Madame Bovary di Luciano Colavero, l’esperimento elettronico, ancora su Shakespeare di TSM Polveriere Teatro, Hamlet Routine//Hamle-tronic, per giungere ad aprile ad un altro atteso ritorno, quello di Fibre Parallele con La beatitudine, di Licia Lanera e Riccardo Spagnuolo.
A seguire, il Teatro degli Incamminati presenta Sdisoré di Giovanni Testori, per la regia di Gigi dall’Aglio. La stagione teatrale si conclude con Paradiso Mancato di Ramona Tripodi
presentato da Imbilicoteatro e Lasciatemi sola, spettacolo di Paolo Donati che riporterà a Napoli la bravissima Sara Bertelà.
Al ricco cartellone teatrale si affianca una stagione musicale altrettanto interessante che si articolerà tra la sala dei Quartieri Spagnoli e la suggestiva location di Villa Pignatelli, con vari appuntamenti dedicati alla musica classica e contemporanea, ci saranno, poi, le performance di “Movimento danza” e le abituali, raffinate e imperdibili rassegne cinematografiche.
Insomma un importante anniversario celebrato nel migliore dei modi, che in tempi non facilissimi per il teatro, e non solo, trova anche la maniera di venire incontro ad un pubblico desideroso di cose belle e diverse, attraverso una coraggiosa e favorevole politica di contenimento dei prezzi, per quanto riguarda sia i biglietti che gli abbonamenti.
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