“IN MEMORIA DI UNA SIGNORA AMICA” DI GIUSEPPE PATRONI GRIFFI - REGIA DI FRANCESCO SAPONARO
Al Teatro Mercadante di Napoli dal 28
ottobre al 15 novembre
servizio
di Andrea Fiorillo
Napoli
- In memoria di una signora amica, opera di Giuseppe Patroni Griffi, ha
aperto la stagione teatrale al Teatro Mercadante di Napoli, con regia e
adattamento di Francesco Saponaro, e sarà in scena dal 28 ottobre al 15 Novembre.
Il
testo scelto per inaugurare la nuova stagione dello Stabile partenopeo, prima
nelle vesti di Teatro Nazionale, che ne produce la messinscena, è stato scritto
agli inizi degli anni sessanta e rappresentato per la prima volta nel 1963 da
Francesco Rosi.
“In
quell’anno - afferma il regista - Rosi, anch'egli figlio geniale di una
generazione lacerata dall’odio-amore per Napoli, mise in scena per la prima
volta In memoria di una signora amica, a breve distanza dall'uscita
del suo film Le mani sulla città.
È a partire da questa costellazione di riferimenti per nulla trascurabili che
affronto, insieme agli interpreti che ho scelto per la loro decisa identità teatrale,
questo testo abitato da tante anime, in cui ritrovo la necessità di
affondare nella scabrosa attualità del presente senza perdere
quell'intenso «respiro di vita e di bellezza» che può ancora salvarci”.
Ed è
appunto questo dualismo che pervade la scrittura ad essere al centro di questo
testo che, nonostante sia stato scritto cinquant’anni fa, non ha perso nulla
del suo smalto, della sua struggente capacità di
raccontare chi resta e chi parte, della nostalgia, e forse sofferenza, insita
in entrambe le scelte, attraverso un linguaggio di una raffinatezza senza pari
e con una “crudeltà” che lo rende sorprendentemente attuale.
La storia si
sviluppa tra Napoli e Roma e si articola in quattro serate collocate tra il
1945 e il 1950. I protagonisti sono un gruppo di intellettuali, uomini e donne,
combattuti dall'impulso, forse dalla necessità, di partire, di abbandonare
Napoli, e la voglia, o forse il dovere, di restare. Il bisogno di trovare un
luogo, un ambiente sociale, dove potersi pienamente esprimere, spinge questi
giovani a fare la difficile scelta di trasferirsi a Roma. Pur senza riuscire ad
eludere o a soffocare del tutto, il richiamo delle radici. C'è molto
dell'esperienza personale di Patroni Griffi in questo lavoro che Saponaro rende
perfettamente nella sua perdurante attualità.
C’è
stata una generazione, di cui l’autore faceva appunto parte, che ha vissuto questa drammatica lacerazione e che, non priva di sensi
di colpa, ha scelto di raccontare la città da lontano.
A
rendere ancora più amara e vera questa riflessione, è stato lo straordinario
contributo degli interpreti, dai tempi perfetti e dall’intensità mai stanca: Mascia Musy nel ruolo della protagonista
Mariella Bagnoli, insieme a Fulvia Carotenuto (Gennara), Imma Villa (Urania e
prostituta), Antonella Stefanucci (Margherita e prostituta), Valentina Curatoli
(Antonia e prostituta), Edoardo Sorgente (Roberto, figlio di Margherita),
Eduardo Scarpetta (Alfredo, amico di Roberto e Pascariello), Tonino Taiuti (Il
maestro, marito di Gennara), Clio Cipolletta (Pupatella la cameriera e
prostituta), Carmine Borrino (Michele, amante di Gennara), Giorgia Coco (Olga,
ragazza di Roberto), Giovanni Merano (Un soldato americano), Anna Verde (Ester,
moglie di Roberto). Le scene e i costumi sono di Lino Fiorito; le luci di
Cesare Accetta; le musiche originali sono composte e magistralmente eseguite
dal vivo al pianoforte da Mariano Bellopede.
Dopo
Napoli lo spettacolo sarà in tournée a
Milano al Teatro Franco Parenti dal 17 al 22 novembre 2015.
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