Al Delle Palme “…E noi zitti sotto!” scritto e diretto da Federico Salvatore
Servizio di Pino
Cotarelli
Napoli - Il titolo “…E noi
zitti sotto!” è preso in prestito da una citazione del film “Non ci resta che piangere” di
Massimo Troisi, una nuova ispirazione tratta dallo spirito satirico di un
moderno Felippo Sgruttendio, pseudonimo
di misterioso poeta della Napoli del ‘600. Ed ecco Federico Salvatore reinventato in un divertente spettacolo di
circa due ore diviso in due parti, con il supporto di quattro ottimi musicisti,
ripercorrere la sua carriera artistica attraverso i brani che lo hanno portato
da cantante cabarettista, dalla satira pungente dei primi tempi, a cantante della
denuncia dei mali che assillano Napoli, degli ultimi tempi, dove ostenta improbabile
equilibrio tra satira e protesta.
Accattivante il suo approccio
con il pubblico del Delle Palme - dove l’artista è stato in scena fino all’1
febbraio - che sembra attendere le sue esibizioni e che lo accoglie
calorosamente. Non gli risparmia neanche le esibizioni con le versioni
autentiche dei primi pezzi che contengono quelle rime che richiamano una volgarità
comica che tante risate provoca e non esclude neanche quelli più ritrosi che
non riescono a trattenere un sorriso.
Pezzi nuovi come: Chella vajassa d’’a Musa mia, Napocalisse,
L’Academia ‘e ll’ova toste, Vico Strafuttenza, ‘O Palazzo, si alternano a pezzi vecchi quali: Azz,,
incidente al Vomero che gli danno
gli spunti per esibirsi nei battibecchi fra i due personaggi: Federico personaggio distinto e snob e Salvatore popolano, rozzo e arrogante, oppure
nell’esibizione della vecchietta napoletana che conosce molto bene il
significato della parola ‘nciucio nella
esibizione: “…nun pozzo parlà..”. Conclude lo spettacolo il pezzo di denuncia “Se
io fossi San Gennaro” che ha riscosso molto successo.
L’ostinata fedeltà al suo
genere ha determinato probabilmente, per questo artista, l’allontanamento da
tutti i media che frequentava, ricordiamo la partecipazione a Maurizio Costanzo Show, a Rai
Uno in Apocalypse Show, condotto da Gianfranco
Funari, a Sanremo con
il suo pezzo Sulla porta, difficile rapporto tra un ragazzo omosessuale
e la sua mamma. Federico Salvatore non ha lasciato Napoli, come è d’uso appena si
riscuote un po’ di successo. Ha preferito seguire la propria coerenza.
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