Nominate le terne finaliste del premio “Le maschere del Teatro Italiano”
Selezionati i tre finalisti per ciascuna categoria, otto
napoletani complessivamente in nomination
Servizio
diFrancesco Gaudiosi
Napoli- Si è tenuta il 29 maggio presso il teatro
Mercadante la cerimonia di chiusura ufficiale dei lavori di “preparazione”
delle terne finaliste de Le maschere del
Teatro Italiano, prestigioso riconoscimento teatrale nato nel 2003 ed
ideato da Luca de Fusco e Maurizio Giammusso, quest’anno giunto alla sua
tredicesima edizione.
Le seguenti terne saranno poi affidate a 500 addetti ai lavori
che andranno a nominare i corrispettivi vincitori per ciascuna categoria, con
la cerimonia di premiazione che si terrà proprio nel Mercadante (in segno di
riconoscimento del teatro italiano dopo la qualifica dello stesso a teatro
nazionale) il 4 settembre con la conduzione di Tullio Solenghi.
Figurano otto meritatissime candidature napoletane,
firmate da elementi di spicco del teatro, sia nel campo registico che in quello
attoriale, prendendo in considerazione artisti del calibro di Antonio Latella,
Nando Paone, Antonia Truppo, Arturo Cirillo, Dely de Maio, Roberto Crea,
Pasquale Mari e Cesare Accetta i quali, se senz’ombra di dubbio rappresentano
già indiscusse realtà nella panorama teatrale napoletano, pagano però, alcuni
di loro, il prezzo di un effettivo riscontro a livello nazionale dei propri meriti artistici.
Dunque, ecco
l’elenco completo di tutte le terne che andranno in nomination per la finale: Lehman Trilogy, Don Giovanni, Vivere è un abuso mai un diritto e Il sindaco del Rione Sanità per miglior
spettacolo di prosa; Alessandro Gassman, Romeo Castellucci e Antonio Latella
miglior regia; miglior attore Eros Pagni, Filippo Timi e Massimo Popolizio;
miglior attrice Maddalena Crippa, Manuela Mandracchia e Lucia Mascino; miglior
attore non protagonista Arturo Cirillo, Nando Paone e Mauro Avogadro; miglior
attrice non protagonista Dely De Maio, Lucia Poli e Monica Piseddu; miglior
attore/attrice emergente Antonia Truppo, Mauro Lamantia e Alessandro Averone;
miglior interprete di monologo Roberto Herlitzka, Giuseppe Fiorello e Giulia
Lazzarini; miglior scenografo Ferdinand Woegerbauer, Romeo Castellucci e
Roberto Crea; miglior costumista Maurizio Millenotti, Annamaria Heinreich,
Fabio Zambernardi e Lawrence Steele; migliori musiche Nicola Piovani, Admir
Shkurtaj e Luigi Ceccarelli; migliore novità italiana Stefano Massini, Roberto
Scarpetti e Chiara Lagagni; e, per concludere, miglior disegno di luci Cesare
Accetta, Luigi Saccomandi e Pasquale Mari.
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