Afrodita y el Juicio de Paris Ideazione e regia di Pera Tantina (La Fura dels Baus)
Alla Mostra d’Oltremare il
13 giugno nell’ambito delle
manifestazioni del Napoli Teatro Festival Italia.
Servizio di Antonio
Tedesco
Napoli – Numeri
fantasmagorici, in gran parte effettuati con ballerini e figuranti sospesi ad
altezze vertiginose, assicurati a cavi fissati al braccio di una gru.
Accompagnati da effetti di luce che creano momenti di autentica suggestione.
Figurazioni acrobatiche, cavalli volanti, enormi burattini di latta mossi con
complessi ingranaggi meccanici e, su tutto, la scena di una nascita, sempre in
sospensione, dove la performer viene fuori lentamente da un sacchetto di
liquido in cui è immersa ondeggiando sulla testa degli spettatori. Una sorta di
circo delle meraviglie, insomma, allestito nell’ampio spazio del piazzale
antistante il Teatro del Mediterraneo, alla Mostra d’Oltremare.
Il problema di questa
elaborata performance, presentata dalla famosa compagnia catalana La Fura dels
Baus, è che, per quanto ci sia il tentativo di creare un tessuto narrativo che
connette tutte questi momenti ad alto tasso spettacolare, sia attraverso l’uso
di una voce narrante fuori campo, che la proiezione di immagini su uno schermo,
questi stessi momenti restano come isolati, slegati, affidati alla meraviglia
che singolarmente destano sullo spettatore.
La particolare struttura
dell’allestimento, infatti, con il pubblico in piedi distribuito nel piazzale
che si muove orientandosi secondo la performance del momento, non rendeva
agevole cogliere una qualsivoglia conseguenzialità narrativa dell’azione ( ispirata
alla storia mitologica del “pomo della discordia”, con la contesa tra Era,
Afrordite e Atena), affidata
essenzialmente ad un audio dispersivo e poco decifrabile e alla proiezione di
immagini alle quali, con la precarietà del supporto in voce, diventava
difficile dare un senso.
Restano questi bei momenti
da prendere singolarmente come una sorta di happening coreografico e
acrobatico, sviluppati con grande perizia e abilità e un tantino di
esibizionistico virtuosismo dai bravi interpreti e che comunque il pubblico ha mostrato
di gradire e apprezzare.
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