“LA GATTA CENERENTOLA… ASSASSINA PER AMORE”

Da un “cunto” di Giambattista Basile – Regia di Michele Del Grosso

Al Teatro Instabile di Napoli dal 29 marzo al 9 aprile

Servizio di Gabriella Galbiati


Napoli - Commozione e applausi per lo spettacolo diretto da Michele Del Grosso che festeggia “i suoi primi 50 anni di carriera” grazie al Premio Talentum dell’Accademia Vesuviana del Teatro di Gianni Sallustro
La gatta cenerentola… assassina per amore, rivisitazione da un cunto di Giambattista Basile, per la regia dello stesso Del Grosso, con Gianni Sallustro, Paola Maria Cacace, Angela Dionisia Severino, Stefania Spanò, e prodotto dall’Accademia Vesuviana del Teatro e dal T.I.N., è un felice incontro di parole, musica dal vivo di Claudia Delli Santi e colori grazie ai tanti coriandoli in scena e ai costumi brillanti. La storia, che tutti conosciamo, è quella classica di una fanciulla costretta dalla matrigna ad occuparsi delle faccende domestiche e relegata a vivere in cucina mentre il padre sembra prediligere le sei figliole della nuova moglie. Solo una fata e i suoi incantesimi l’aiuteranno a liberarsi dal giogo materno e, complice anche la perdita di una scarpetta ad una festa regale, a sposare il bel principe del paese. Qui la fiaba viene narrata rispettando la lingua napoletana del Seicento ed utilizzando in parte il dialogo diretto e in parte la presenza di due cuntiste – clown. Il loro intervento alternato riesce a far ridere il folto pubblico in sala e rappresenta un elemento originale della messa in scena in quanto richiama la tradizione orale del racconto e allo stesso tempo riprende l’arte della clowneria. Molto divertenti sono i passaggi di presentazione da una cuntista all’altra, costellati di dispetti reciproci e di sfottò relativi a particolari aspetti corporei. Il linguaggio del corpo qui assume una connotazione importante ed evidenzia la grande preparazione degli artisti. La messa in scena ha inoltre il merito di aver saputo sfruttare al massimo lo spazio teatrale di forma circolare che ricorda il teatro elisabettiano.

Lo spettacolo è andato in scena al T.I.N. dal 29 marzo al 9 aprile e per la sua ultima replica l’Accademia Vesuviana del Teatro ha voluto organizzare una serata speciale per omaggiare Michele Del Grosso e premiarlo per “i suoi primi 50 anni di teatro”. Prima della rappresentazione, infatti, sono stati consegnati i premi “Talentum – i premi alle eccellenze”, ideato dalla giornalista Roberta D’Agostino e da Gianni Sallustro, e con i quali si vuole evidenziare la creatività, la bravura, la dedizione, la tenacia di personaggi del mondo della cultura e di giovani soprattutto del territorio campano. Il primo ad essere premiato è stato Del Grosso e Roberto D’Avascio, esperto di teatro e presidente dell’Arci Movie, ha ricordato i vari passaggi della sua carriera e del lavoro di avanguardia che svolse negli anni sessanta nello spazio in via Martucci. Il regista napoletano per primo ospitò Jarry, oltre che tanti cantautori oggi molto noti come ad esempio Franco Battiato. Anche il sindaco Luigi De Magistris ha voluto dedicare parole di stima e affetto a Del Grosso.

Gli altri premiati con la scultura creata dall’artista Fiormario Cilvini (una moneta che rappresenta il talento) sono lo storico Guido D’Agostino, i giornalisti Angelo Cerulo, Fabrizio Coscia e Cecilia Donadio e l’architetto Andrea Florio, tra gli altri molto legato al T.I.N.

 

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