“SALVATORE GARGIULO 1 E 2” Testo e regia di Franco Pinelli
al Teatro Mario
Scarpetta di Ponticelli dal 11 marzo al 3 aprile
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Servizio di Antonio
Tedesco
Napoli
– All'inizio era
Run for your wife, commedia di Ray Cooney che ha tenuto
cartellone per nove anni a Londra. Adattato in Italiano da Iaia Fiastri nel
1983, per conto della più famosa coppia del teatro leggero italiano, Garinei e
Giovannini, diventa Taxi a due piazze, uno dei cavalli di battaglia di
Johonny Dorelli, ripreso, poi, di recente, in quella stessa versione dal figlio
di Dorelli stesso, Gianluca Guidi che l'ha portato in scena, insieme a
Giampiero Ingrassia, per la regia di Gianluca Ramazzotti.
La
storia è quella di un tassista che, pur conservando la sua identità, si
destreggia tra due mogli e due case differenti, organizzando perfettamente la
sua vita tra i turni di lavoro e entrambe le consorti che, sono, ovviamente,
ignare l'una dell'altra. Finché un banale incidente non manderà tutto all'aria,
innescando una serie di equivoci a catena e una girandola di situazioni ai
limiti dell'assurdo in cui il povero tassista, nel tentativo di riparare, o
quantomeno di limitare, il danno, viene trascinato in un crescendo sempre più
vorticoso. Come si vede da questi pochi accenni, ci troviamo di fronte ad una
commedia fortemente strutturata nel suo intreccio di equivoci e situazioni, ma
che proprio per questo si presta agevolmente ad adattamenti e variazioni senza
perdere la sua carica, si direbbe impetuosa, di coinvolgente comicità. Un
testo, dunque, che non poteva non trovare anche una sua versione napoletana
nell'efficace adattamento che ne ha ricavato Franco Pinelli con questo Salvatore
Gargiulo 1 e 2, in scena al Teatro Mario Scarpetta di Ponticelli fino al 3
aprile, presentato dall'Associazione Culturale Partenope.
Pinelli,
pur mantenendosi fedele al testo originale si concentra sul valore aggiunto di
una comicità dai toni schiettamente napoletani, adattando allo spirito della
città, e soprattutto alla sua tradizione teatrale, il rocambolesco intreccio
nel quale il tassista Salvatore Gargiulo, appunto, si dibatte cercando
disperatamente di salvare capra e cavoli (cioè la prima e la seconda moglie).
Commedia per sua stessa natura giocata tutta sul ritmo, sulla velocità, sugli
incastri spericolati di equivoci e situazioni, risulta, alla fine, pienamente
godibile proprio in quei risvolti di napoletanità che il regista-autore, anche
protagonista nel ruolo di Gargiulo, è riuscito ad immettervi dando a tutto il
lavoro un carattere di rinnovata originalità.
In
una bella scenografia stilizzata, giocata tutta sul contrasto di due colori, a
simboleggiare la doppia vita del protagonista, si segnala la buona prestazione
dell'intera Compagnia che vede, oltre allo stesso Pinelli, Loredana Striano,
Lina Perugino, Ciro Pauciullo, Giovanni Striano, Salvatore Cicco e Antonio
Lippiello, tutti perfettamente a proprio agio nei rispettivi ruoli.
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