Il Teatro Nuovo di Napoli presenta la nuova stagione teatrale - Tra contemporaneità e tradizione


servizio di Andrea Fiorillo

Napoli -Prima di ospitare la nuova edizione del Napoli Teatro Festival, il Teatro Nuovo di Napoli, presenta la sua nuova stagione teatrale, affidando lapertura, ancora una volta, alla creatività di Enzo Moscato, con il debutto, in prima nazionale, dello spettacolo GrandEstate (Un delirio fantastorico, 1937/1960 ed oltre), di cui il drammaturgo partenopeo sarà interprete e regista.

Una stagione ancora una volta allinsegna della qualità e attenta alle esigenze del pubblico, con quindici proposte sceniche in programma che, dal prossimo novembre fino ad aprile 2016, rafforzano limpegno incessante della storica sala cittadina sita nel cuore dei Quartieri Spagnoli.

Lofferta programmatica e la contemporaneità dei linguaggi sono le principali direttive che spingono questo teatro nella scelta degli spettacoli da proporre. Sono proprio questi presupposti - sottolinea il direttore artistico Alfredo Balsamo - che ci esortano a lavorare alacremente per la creazione di una offerta culturale sempre più in sintonia con il pubblico, destinatario del nostro sforzo, in cui sia gli affezionati sia i nuovi fruitori possano trovare sempre più stimolante la nostra stagione teatrale. A partire dal prossimo anno, il cartellone sarà più ampio, ospitando, oltre ai dieci spettacoli in abbonamento, cinque interessanti proposte fuori abbonamento, unitamente ad ulteriori iniziative che arricchiranno lintera programmazione.

Il palcoscenico del Teatro Nuovo ospiterà spettacoli e riletture firmati da importanti registi, in alcuni casi anche interpreti in scena, del panorama nazionale e internazionale come Toni Servillo, Arturo Cirillo, Enzo Moscato, Maurizio Scaparro, Carlo Cerciello, Pierpaolo Sepe, Luciano Melchionna, Mimo Borrelli, Fausto Paravidino, che tracceranno le linee artistiche della prossima stagione teatrale della palcoscenico partenopeo, le cui scelte sono sempre orientate sulla molteplicità di linguaggi e contenuti, articolati in maniera conforme allintero programma artistico, di cui la stagione sarà vera espressione.

Al debutto di Moscato, che aprirà appunto la stagione, faranno seguito leccezionale duo Paolo Mazzarelli e Lino Musella, che porteranno in scena Le strategie fatali, di cui sono interpreti con Marco Foschi, Fabio Monti, Laura Graziosi, Astrid Casali, Giulia Salvarani. Con questo nuovo spettacolo, gli autori affrontano i grandi miti contemporanei come il denaro e il successo ma anche l'amore, la seduzione, il desiderio, l'osceno e le grandi paure collettive ed individuali: il terrorismo, la mancanza di lavoro, la violazione della privacy.

Da mercoledì 16 a domenica 20 dicembre, Mimmo Borelli, in veste di autore, interprete e regista, sarò in scena con lo spettacolo Malacrescita, tratto dalla tragedia La Madre: i figlie so piezze i sfaccimma. La storia è riguarda tale Maria Sibilla Ascione: ignara e innocente bambina, nel nome già destinata ad una condizione di metà Vergine innocente, metà Maga, strega furente. La bambina è segnata dalle barbarie maschili fin dalletà di sette anni.

Chiara Caselli e Paolo Valerio saranno gli interpreti di Le ho mai raccontato del Vento del Nord di Daniel Glattauer, in scena dal 20 al 24 gennaio 2016, per la regia di Paolo Valerio. Una mail allindirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato limpaccio iniziale, sinstaura unamicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate d'ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi.

Il regista Maurizio Scaparro porterà in scena, dal 27 al 31 gennaio 2016, Aspettando Godot di Samuel Beckett, con Antonio Salines, Luciano Virgilio, Edoardo Siravo, Enrico Bonavera, Michele Di Girolamo. I due vagabondi protagonisti dellopera, Vladimiro/Didi ed Estragone/Gogo, sono diventati lemblema della condizione delluomo del Novecento, essere in eterna attesa, vagante verso la morte, punto minuscolo nella vastità di un cosmo ostile, segnato fin dalla nascita.Dal 10 al 14 febbraio 2016, Maria Paiato e Arianna Scommegna sono le Due donne che ballano di Josep Maria Benet i Jornet, per la regia di Veronica Cruciani. Una donna anziana e una giovane chiamata a farle da badante. Tutte e due schive, energiche, sarcastiche ed eroiche. Si odiano e si detestano perché sono simili, perché ognuna ha bisogno dell'altra, e, nella solitudine delle rispettive vite, sono l'una per l'altra l'unica presenza confortevole.Francesco Saponaro porterà in scena, dal 24 al 28 febbraio, Calderón di Pier Paolo Pasolini, con Andrea Renzi e altri attori in via di definizione. In Calderón, ispirato a La vida es sueño, i personaggi dellopera originale agiscono nella Spagna franchista del 1967, correlativo oggettivo del nostro presente, consegnato dalla storia al crollo definitivo dei sogni e delle utopie.La programmazione proseguirà, dal 2 al 6 marzo 2016, con Shakespea Re di Napoli scritto e diretto da Ruggero Cappuccio, con Claudio Di Palma e Ciro Damiano. Lo spettacolo, che da ventanni attraversa i palcoscenici dei teatri italiani ed esteri, ritorna a Napoli. La messinscena, nata al Festival di SantArcangelo nel 1994, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti internazionali. Shakespea Re di Napoli continua ad affascinare platee e generazioni diverse, costituendo uno dei rarissimi esempi di lunga durata nellambito delle piccole produzioni private italiane.Dal 16 al 20 marzo 2016, sarà la volta di Fausto Paravidino, autore e regista de I Vicini con Fausto Paravidino, Iris Fusetti, Davide Lorino, Monica Samassa, Sara Putignano. E una pièce sulle nostre paure. Sulle nostre paure immaginarie, sulle nostre paure reali. Sulle nostre paure reali che sono le nostre paure immaginarie. È una pièce su noi stessi, sugli altri, su noi stessi e gli altri, sui vicini lontani, sulla guerra, su quello che è reale, su quello che è immaginato, su quello che è reale perché è immaginato. Un po come certi fantasmi, un po come certo teatro.A chiudere il programma in abbonamento, dal 30 marzo al 3 aprile 2016 sarà Toni Servillo in Toni Servillo legge Napoli. E un viaggio nelle parole di Napoli, da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, daRaffaele Viviani a Eduardo De Filippo e Antonio De Curtis, fino alla voce contemporanea di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Maurizio De Giovanni e Giuseppe Montesano. Ne emerge una fuga dalle icone più obsolete della napoletanità, ma, insieme, un bisogno perentorio di non rinunciare ad una identità sedimentata da quattro secoli di letteratura.La programmazione fuori abbonamento proporrà cinque spettacoli, e prenderà il via venerdì 27 novembre (repliche fino al 29) con Lamore per le cose assenti testo e regia di Luciano Melchionna, con attori in via di definizione. Unesilarante, impietosa, autopsia dei sentimenti. Un confronto non più mediato dai sensi di colpa, sterminati ormai, implacabilmente, dalla voglia di verità che anima i due protagonisti della storia. Liberi dal peso delle parole mai dette, approderanno a una risoluzione spiazzante, per loro.Dal 10 al 13 dicembre, negli spazi della Sala Assoli, il regista Pierpaolo Sepe porterà in scena Crave di Sarah Kane, con Gabriele Colferai, Dacia DAcunto, Gabriele Guerra, Morena Rastelli. Autrice britannica prematuramente scomparsa nel 1999, Sarah Kane nella sua breve vita ha scritto cinque testi teatrali. Inizialmente accusata di essere volutamente provocatoria, per i temi trattati, in realta la Kane ha dimostrato notevoli capacità stilistiche, indagando gli abissi del dolore e del desiderio, della speranza e della disperazione.Dal 15 al 17 gennaio 2016, sarà in scena Scende giù per Toledo di Giuseppe Patroni Griffi, diretto e interpretato da Arturo Cirillo. Un flusso di parole che diventano carne, e spesso danza. Un tango disperato, un folleggiare sul baratro, un urlare per non morire. Sorella immaginaria, e precorritrice della Jennifer di Ruccello e di molti personaggi di Moscato, la protagonista Rosalinda Sprint attraversa gli umori, i suoni della città di Napoli, qui più che mai diventata luogo metafisico, invenzione di un posto che non c’è.Il regista Carlo Cerciello dirige Imma Villa in Scannasurice di Enzo Moscato, in scena dal 17 al 21 febbraio 2016. E una sorta di discesa agli inferi, post terremoto, di un personaggio dallidentità androgina nellipogeo napoletano, dove abita, allinterno di una stamberga, tra gli elementi più arcani della napoletanità, in compagnia dei topi, metafora dei napoletani stessi e dei fantasmi delle leggende metropolitane partenopee, dalla Bella mbriana al Munaciello, tra spazzatura e oggetti simbolo della sua condizione, alla ricerca di unidentità smarrita dentro le macerie della storia e della sua quotidianità terremotata.Ultimo appuntamento della programmazione fuori abbonamento, dal 15 al 17 aprile 2016, è con Milvia Marigliano in Ombretta Calco di Sergio Pierattini, per la regia di Peppino Mazzotta.

Da lunedì 8 giugno 2015 sarà aperta,, la campagna abbonamenti e per info e prenotazioni si può contattare il botteghino al numero 0814976267

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