All'Acacia "Trappola Mortale" con Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi
Servizio di Pino Cotarelli
Napoli - Favore del pubblico
al teatro Acacia, dove sarà in programma fino al 19 gennaio, per “Trappola
Mortale “ , il lavoro di Ira Levin già autore del più noto Rosmary’s Baby. Una
lezione morale rivolta alla presunzione dell’uomo di
sacrificare per il successo e la
ricchezza qualunque valore etico, capace anche
di arrivare all’omicidio per i propri fini. Un equilibrio tutto sassone, tra tragicità e comicità che si intreccia con
i capovolgimenti repentini che lasciano lo spettatore col fiato sospeso in
questa versione teatrale a cui Luigi
Lunari ha voluto dare
una ventata di mordenità rivisitando
alcuni aspetti e introducendo strumenti più moderni quali il computer per la
trascrizione della commedia. Una versione quella teatrale, non da meno di
quella cinematografica del 1982 in cui Sydney Lumet ha diretto protagonisti come
Michael Caine e Christopher Reeve e e
della edizione italiana di oltre 25 anni fa protagonista Paolo Ferrari. La
storia è quella di un commediografo di
Broadway Sidney Bruhl (Corrado Tedeschi) che non riesce da anni a replicare il suo
primo successo, che riceve il primo atto di una commedia di un suo vecchio
studente Clifford Anderson (Ettore
Bassi), dal nome "Trappola mortale” ed una volta letto ne rimane sconvolto dalla ottima
qualità. Allora invita lo studente nella sua casa di campagna, per ultimare la
commedia insieme, ma in realtà ha intenzione di ucciderlo per appropriarsi
della commedia. Anche se la moglie Myra
(Biancamaria Lelli è contraria riesce a portare a termine il suo piano. Sidney
con l’aiuto della moglie hanno appena finito di nascondere il cadavere di
Anderson in giardino che fa loro visita la vicina di casa, Helga Ten Dorp (Silvana
De Santis), la quale essendo sensitiva avverte violenze nella casa e mette in allarme Myra. Sidney
però riesce a tranquillizzarla e questi se ne torna a casa; ma mentre i due vanno a coricarsi, entra dal giardino Anderson insanguinato e sporco di terra che colpisce
Sidney con un pezzo di legno, quindi insegue Myra che terrorizzata e malata di cuore, ha un
arresto cardiaco e muore. Sidney che era
rimasto a terra, si alza ed il pubblico scopre che i due erano d’accordo, Clifford
infatti è l’amante di Sidney i quale
aveva architettato tutto per impossessarsi dell’eredità della moglie la cui
morte spaccia per causa naturale. Non esisteva
quindi alcun copione scritto e Sidney assume Clifford come suo
segretario, per incominciare a scriverlo. Dopo qualche settimana, fa loro
visita il notaio Porter (Giovanni Argante), che incute in Sidney dubbi sul suo
assistente perché questi non gli fa
leggere la commedia che sta scrivendo. Con un espediente riesce a leggerla e scopre che si tratta della descrizione dell’omicidio da
loro appena effettuato. I due litigano
ma Clifford convince Sidney a non temere anzi gli propone qualche modifica della
commedia, e decidono di continuare a lavorarci insieme. Ma torna Helga Den Torp, che mette in guardia Sidney su un’imminente
aggressione da parte di Clifford. Sidney
allora inscena prove di lotta per la commedia ma in realtà lo fa per avere addosso segni di lotta e per poter
giustificare l’imminente omicidio dell’amante. Al momento in cui Sidney prova ad uccidere Clifford questi riesce
a prendere il sopravvento e lo ammanetta ad una ,
ma Sidney riesce a liberarsi e a colpire Clifford alla schiena con una balestra, ma alla fine i
due si ammazzano a vicenda. Helga entra nella
casa e scopre i due cadaveri, spaventata
fra uno strillo e l’altro riesce a fare il commento che chiude la commedia :“questi due bisticciavano
per i l primo tempo e non si accorgevano che stavano intanto
scrivendo il loro secondo tempo…….”. Il regista
Ennio Coltorti ha impresso il giusto
taglio ai protagonisti mentre lo
scenografo Gianluca Amodio ci ha fatto sognare una bella casa di campagna americana , le luci di Stefano Lattavo hanno
dato il senso del tempo con i dolci
suoni di Galiano Fx e le musiche originali
di Gary Yershon.
17 gennaio 2014
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