Il Re ride scritto da e diretto da Luisa Guarri

 
22 e 23 novembre 2014 al Nuovo Teatro Sanità
 
 
Il Nuovo Teatro Sanità prosegue la sua attività teatrale, il 22 e 23 novembre presenta lo spettacolo "Il re ride" di Luisa Guarro.

Il lavoro della Guarro è un'interpretazione e rilettura della leggenda nordica dell'Uccello Grifone, che apre ad uno spunto per una riflessione sempre attuale sulla natura dell'uomo. Tema centrale e critico, infatti, è quello del potere in quanto lato oscuro e, seppure talvolta disumano, sempre presente nella storia dell'essere umano. 
Il principio di contemporaneità, da cui si parte in questo surreale racconto scenico, è l’assenza di verità assolute, per cui il potere non si giustifica, ma al massimo si autolegittima. E il sistema su cui regge è destinato prima o poi al collasso e alla follia. La messinscena della Guarro si muove sulle note dark della vita, ma col fine di utilizzare questa favola in quanto metafora delle note più interiori dell'umana natura, quelle dove si celano i desideri più "inumani" di sopraffazione, quelli che l'uomo è pronto a celare anche a se stesso. Il suo essere favola sta nel monito che lascia a riscrivere la storia. Una storia che non si presenti più come ineluttabilità della violenza e del potere, ma come libertà di poter scegliere una nuova realtà ontologica, dove condivisione ed etica facciano tutt'uno con la parola umanità.
Note di regia
secondo un'antica leggenda vive nei boschi delle terre del nord, l’Uccello Grifone, un essere prodigioso capace di scivolare nell’uomo attraverso i suoi occhi e di leggerne l’anima. L’uccello si lascia avvicinare solo dagli uomini giusti, così i prìncipi eredi, per volere del padre, partiranno alla ricerca del misterioso animale e chi di essi tornerà con una sua penna, dimostrerà di averlo potuto avvicinare, di essere giusto e pertanto diventerà re. I fratelli partono da tali e si ritrovano rivali. Il loro viaggio, l’incontro con l’uccello e la storia di un terribile fratricidio sono lo spunto per una riflessione sull’uomo, sul potere e sulla natura tautologica dei sistemi su cui regge. La nostra lettura della leggenda dell’Uccello Grifone parte dall’assunto che il potere si giustifica solo se si considera l’uomo come essere incapace di fratellanza e che questa scelta ontologica originaria, irresponsabile e violenta, determina l’esito funesto della storia narrata, per cui il fratricidio solo illusoriamente conferma quanto presupposto. Accompagnato da sonorità che rimandano al genio di Tom Waits e Nick Cave, "Il re ride" ha per protagonisti uomini senza luogo e senza tempo, nudi di una nudità profonda, che lascia trasparire, con segni evidenti sul viso, la passata infanzia e le emozioni più profonde, pallidi clowns, simboli dell’uomo in quanto tale, il cui paesaggio è un nero evocativo, interrotto da simboli del potere, quali una sedia invalidante e una casa che riduce le prospettive.
 
Con Luca Di Tommaso, Francesco Campanile, Luca Gallone
 
Programmazione: sabato alle 21.00; domenica alle 18.00.
Costo del biglietto 10 euro

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