RACCONTAMI SHAKESPEARE drammaturgia e regia Andrea Cioffi
Napoli, Castel dell’Ovo - Sala Italia - 14 agosto 2021
Servizio di Rita Felerico
Napoli- Castel dell’Ovo. Nella Sala Italia, al riparo dal caldo
oppressivo, in una vigilia di Ferragosto segnata dal dramma del covid, due
giovani talenti della scena teatrale contemporanea, Sara Guardascione e Andrea
Cioffi, hanno regalato una pagina di teatro che, in chiarezza di accenti,
racconta del presente e della sua complessità richiamando e rinnovando una
delle più amate tradizioni. Chi meglio
di Shakespeare, infatti, può essere ‘bussola’ in questo percorso innovativo di
ricerca che ha come punti fondamentali di attenzione drammaturgica e teatrale il sistema educativo e il teatro? Chi meglio di Shakespeare può descrivere i
drammi e i sentimenti familiari scavando fin dentro gli accadimenti facendo
emergere luci ed ombre dell’animo umano?
Ispirato dalla trama dei venti Tales from Shakespeare per ragazzi del
genio di Stratford – upon-Avon, Andrea Cioffi intreccia la vicenda dei fratelli
Lamb, Mary e Charles, scrittori londinesi vissuti fra fine Settecento e metà Ottocento,
affetti da una tara familiare, alla atmosfera delle opere di Shakespeare e –
conseguentemente – di una Inghilterra gotica, grigia, statica nella sua
evoluzione sociale e culturale. Raccontami
Shakespeare innesca un gioco sottile di rimandi, di allusioni teatrali
e letterarie, a partire da uno stato dei fatti che descrive invece la dura
verità della vita dei due fratelli, l’uno colpito da melanconia, ex internato in una clinica psichiatrica, l’altra che
in un raptus accoltella la madre, distruggendo la sua vita. Il fratello promette a se stesso di non
abbandonare mai la sorella e di non rinchiuderla in un ospedale.
Nel frattempo, la vita continua, i sogni non li
abbandonano, né quelli d’amore di Charles, né quello di Mary che alla fine,
finalmente e contro ogni aspettativa, vedrà il suo nome accanto a quello del
fratello sulla copertina del loro libro di prima pubblicazione. Piccoli ma grandi successi personali, in un
Paese ancora legato, senza flessibilità, ad un endemico rifiuto verso il
‘nuovo’, ad una cieca sottomissione ai ‘costumi’. Un sistema educativo
‘impolverato’, come il teatro, momenti cardini di condivisione da ‘usare’
collettivamente e coltivare per cercare di progettare un futuro migliore: un
chiaro richiamo alla nostra contemporanea condizione. L’intuizione drammaturgica e la messa in scena
risultano così essere non un mero esercizio di teatro. Il comportamento dei fratelli, il loro modo di
ritenersi in una certa misura liberi nel pensiero, pronti a vedere ed
affrontare i cambiamenti è ben descritto nell’azione teatrale dei giovani
attori : Sara / Mary modula la tonalità, descrive con il registro dei suoni
delle parole la schizofrenica e dissociata condizione di Mary, regalandoci anche
momenti di tenera, dolorosa compassione; Andrea / Charles si impone ai fatti
credendo – come poi spiegherà nell’intenso monologo finale al suo dottore –
nella guarigione, aiutato dai sogni e dalla volontà di realizzarli.
Convincono i loro gesti, la immedesimazione nei ruoli, si evince una precisa scelta
interpretativa e un ritmato e ben organico respiro recitativo ben coordinato
fra loro benché espresso all’interno di una scena ‘fissa’ ma che appare per questo
in movimento. Semplici, infatti, ma ideate con pochi e particolari oggetti significativi
le scene, un letto, una scrivania, un teschio, …. e i costumi, ben adattati ai
personaggi.
Lo spettacolo è stato semifinalista nella rassegna Roma Fringe Festival e messo in scena il 22 aprile sulla piattaforma streaming
teatro.it. È un piacere segnalarlo.
Charles: Andrea Cioffi
Mary: Sara
Guardascione
scene: Trisha Palma
costumi: Rosario Martone
musiche: Emanuele Pontoni
sarta di scena: Lia Anzalone
disegno luci: Danilo Cencelli
drammaturgia e regia Andrea Cioffi
produzione Cercamond Compagnia Teatrale
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