A FUTURA MEMORIA
“Sia nel Giusto Sia nel Torto” spettacolo dove reale ed immaginario s’incontrano per offrire nuove modalità conoscitive.
Servizio di Laura Bufano
L’ambiente
è quello giusto, perché può rintracciare la continuità della conoscenza della vita
attraverso luoghi e storie delle persone che l’hanno attraversata. Entrare
nell’antica Herculaneum regala al visitatore un viaggio nel passato, unico nel
suo genere, che conduce alla scoperta dei nomi e dei volti degli antichi
Ercolanesi, e anche alla storia di quella comunità e del loro stile di vita
prima dell’eruzione vesuviana del 79 d.C. A pochi passi dagli scavi si trova il
Museo Archeologico Virtuale, dal 2018 Luigi
Vicinanza è il Presidente del Cda della Fondazione C.I.V.E.S- (Centro
Integrato per la Valorizzazione di Ercolano e degli Scavi) M.A.V. che lavora per un rapporto tra tecnologia e cultura,
senza trascurare il continuo upgrade, favorendo così la fruizione soprattutto di
un pubblico giovane e giovanissimo, ma anche trasversale. Non solo il MAV, ma
anche lo spettacolo “Sia nel Giusto Sia
nel Torto” rappresenta un nuovo modo di raccontare. Gianluigi Osteri, noto imprenditore napoletano che lavora per
diffondere la Bellezza e sostenere la Cultura, affronta una nuova sfida con
determinazione ed entusiasmo: portare al pubblico delle storie per riflettere
sull’essere umano, indipendentemente dagli schemi che tanto condizionano la
libertà di ciascuno. Sabato 9
ottobre alle ore 21.00, Gianluigi Osteri e la sua Gabbianella Club Events,
porterà nell’Auditorium di Ercolano lo
spettacolo tra prosa e musica,
liberamente ispirato a pensieri e suggestioni di Fabrizio De André, “Sia
nel Giusto Sia nel Torto” scritto a quattro mani da Francescoantonio Nappi, attore,
autore e regista, e Anna Maria Bozza, cantante,
musicista e autrice. Quattro storie per quattro attori pieni di capacità: Roberta Astuti (Andrea), Roberta Frascati (Vanni), Marco Serra (Matteo) e Antonio Torino (Paolo). La prima
stesura del testo è stata scritta di getto e poi, con calma, riveduta. Le
quattro storie rappresentano spaccati di vita su cui riflettere, si andrà dalla
incomunicabilità dei nostri tempi fino al grande desiderio umano di essere
compresi. Le canzoni di De André saranno eseguite in modo fortemente personale,
dalla voce limpida, armoniosa, appassionata ed estesa, di Anna Maria Bozza che
per l’occasione si cimenta al cajon, al carillon, e ad un altro strumento
creato ad hoc da Roberto Bastos, maestro di percussioni della Bozza, infine ad
accompagnare alcuni brani ci saranno le chitarre di Silvestro Russo.
Chi era
Fabrizio De André? Fabrizio De André più che un cantante, è stato considerato uno dei più
grandi cantautori italiani di tutti i tempi ed un vero e proprio poeta del suo
tempo. Molti testi delle sue canzoni raccontano storie di emarginati, ribelli e
prostitute, ma ha cantato anche l’amore nelle sue sfaccettature più inconsuete,
esaltandone la forza propulsiva verso il cambiamento. Ci sarà sicuramente un
pubblico che conosce la sua opera, per gli altri è un’occasione da non perdere.
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