DRACULA da un romanzo di Bram Stoker adattamento Carla Cavalluzzi, Sergio Rubino
Al Teatro Bellini
da venerdì 17 a domenica
26 gennaio 2020
Servizio di Rita Felerico
Napoli - Se l’idea era quella di realizzare uno
spettacolo capace di essere anche “teatro dei sensi”, Sergio Rubini ha centrato
l’obiettivo. “Desideravo mettere in scena
un ‘Dracula’ diverso da quello che può darci la percezione gotica del
personaggio. Un Dracula laico, senza croci, che attraversa la vita delle persone
come simbolo della paura che immobilizza la nostra capacità di scelta, come
simbolo di quel ‘male oscuro’ che ci portiamo dentro e da cui siamo attratti“.
Il suo Dracula si alleggerisce così della
storica aurea barocca per ridefinirsi con scene, suoni, odori, effetti inaspettati
ben incastrati e congegnati – bravissimo il fonico, il compositore dei brani
musicali, il macchinista - che coinvolgono lo spettatore all’interno
dell’atmosfera del racconto e dei personaggi, bene interpretati e disegnati nei
loro caratteri dagli attori. Un intenso Luigi Lo Cascio che, con suadente
tonalità vocale, impersona
l’indecisione, la debolezza, lo sgomento, lo stupore dinanzi a ciò che accade
aldilà della sua volontà: “Mi sono anche divertito nell’interpretare il
giovane procuratore, in perfetta
sintonia con i miei compagni di scena e soprattutto con Rubini” ; una
sconcertante e femminile Mina (moglie di Jonathan / Lo Cascio, il giovane
procuratore londinese incaricato di recarsi in Transilvania per l’acquisto di
un appartamento a Londra da parte di un nobile rumeno) unica donna del cast, la
giovanissima (neppure 24 anni ) Alice Bertini dice: “Mi
sono preparata per interpretare Mina in
soli 10 giorni, era una sostituzione che poi mi ha portato fin qui”. E se
le si chiede come ci si sente ad essere unica presenza femminile, confida: “E’ vero, sono coccolatissima. È una
bellissima esperienza”.
E che dire di Dracula, un Geno Diana che parla in perfetto,
comprensibilissimo serbo con giusta tonalità e accento, aderendo perfettamente
a Dracula nei movimenti ed espressione, lui
preminentemente attore cinematografico: “E’ con Dracula che calco per la prima volta il palcoscenico dei teatri“.
Armonico l’impianto scenografico, pochi oggetti usati con diligenza e cura che,
a scena aperta, sono spostati, coperti, sostituiti a formare angoli di diversi
spazi di azione, illuminati con la
giusta, ‘oscura’ tonalità, come cornici attraverso le quali gli attori passano
o toccano per delimitare e definire le azioni. Emotivamente
coinvolgente, bravo, il malato, i cui panni veste Lorenzo Lavia. Nei confini giusti del personaggio del dottor
Seward Roberto Salemi. E poi c’è lui, il Professor van Helsing, Sergio Rubini, che
incarna con naturalezza e grande esperienza attoriale la voce di una razionalità
rispettata, ignorata, cercata come unico linguaggio a difesa, rispetto alla
delirante oscurità, dell’animo umano. Uno
spettacolo ben riuscito, che vuole far riflettere su temi difficili da
affrontare, ma divertente, al tempo stesso provocante, sinceramente irriverente
e nuovo nella sua ideazione.
DRACULA da Bram Stoker adattamento
Carla Cavalluzzi, Sergio
Rubini
con Luigi Lo
Cascio, Sergio Rubini
e con Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana, Alice Bertini
e con Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana, Alice Bertini
scene Gregorio Botta
costumi Chiara Aversano
musiche Giuseppe Vadalà
progetto sonoro G.U.P Alcaro
luci Tommaso Toscano
regista collaboratore Gisella Gobbi
costumi Chiara Aversano
musiche Giuseppe Vadalà
progetto sonoro G.U.P Alcaro
luci Tommaso Toscano
regista collaboratore Gisella Gobbi
regia Sergio Rubini
produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
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