White rabbit Red rabbit di Nassim Soleimanpour
Piccolo
Bellini 18 aprile
2019
Servizio di Rita Felerico
Servizio di Rita Felerico
Napoli -
L’abbiamo amata e conosciuta in film e fiction di grande successo come “
Benvenuti al Sud” o “ I bastardi di Pizzofalcone” e applaudita nella “Filumena
Marturano “ di Liliana Cavani, solo per ricordare alcuni titoli; in questa
pièce innovativa e sperimentale White
Rabbit Red Rabbit dell’iraniano Nassim
Soleimanpour - firmata
da produzione 369gradi per la direzione
generale di Valeria Oriani – Nunzia Schiano valorizza al meglio la sua
professionalità, rivelandosi una ‘attrice’ intuitiva, espressiva, coinvolgente.
Una busta bianca dal contenuto per lei ignoto le viene consegnata: nessuna
prova è stata fatta, nessuna indicazione di regia le è stata suggerita, tutto
viene affidato alla sua maestria ed al suo cuore, al suo amore per il teatro.
Pochi elementi sulla scena: una scrivania con due bicchieri di acqua e una
boccetta dal misterioso contenuto, una sedia, una grande scala metallica
aperta. E poi le imitazioni, le visualizzazioni di metafore che il testo man
mano suggerisce, la capacità di coinvolgere il pubblico e la magia di dar vita
ad un equilibrio che unifichi lo scrittore, lei come attrice e l’attenzione della
platea. La produzione 369, in collaborazione con il Teatro Bellini, ha
portato il format dello spettacolo –
partito proprio dal Ridotto - in spazi
noti della teatralità cittadina come il Teatro Area Nord, il Nest, il Teatro
Sannazaro con attori del calibro di Cristina Donadio, Ernesto Lama, Enrico
Ianniello ha voluto chiudere alla grande
di nuovo al Ridotto con la sprizzante vèrve di Nunzia Schiano.
Uno spettacolo
da vivere più che da raccontare, dove sullo sfondo del discorso etico proposto
dall’autore, si muove la protagonista con tutta l’esperienza di vita e di
palcoscenico che possiede. Nunzia ha regalato non solo momenti di pura
teatralità, legati alla capacità di senso delle parole da lei lette
all’impronta, ma ha reso vivo il suo significato di teatro. Interrompendo la
‘lettura’ in alcuni punti, ha posto domande e dubbi a se stessa ed al pubblico
– attento e reattivo grazie alla sua energia comunicativa – lasciando la platea
in una atmosfera di dubbioso silenzio e di riflessione su ‘cosa sia il teatro’.
“ Perché facciamo teatro, quale il suo
scopo, il suo profondo significato?”, sono state alcune delle domande poste
da Nunzia. E alla fine, seguendo le indicazioni del testo, lasciandola in silenzio, distesa sulle travi
del palcoscenico, morta - dopo un gioco d’azzardo intrecciato con il pubblico
che doveva indicare il bicchiere con il veleno dal quale non bere - si lascia la sala senza aver avuto la
possibilità di dar sfogo completo ai tanti altri applausi rimasti imbrigliati fra le dita. Brava Nunzia!
WHITE RABBIT, RED RABBIT
Coniglio Bianco Coniglio Rosso
Coniglio Bianco Coniglio Rosso
di Nassim Soleimanpour
con Nunzia Schiano
produzione
369gradi
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