La Classe – ritratto di uno di noi di Francesco Ferrara - regia Gabriele Russo

Piccolo Bellini dal 10 al 14 aprile

Servizio di Rita Felerico

NAPOLI - Interessante viaggio all’interno di una classe di aspiranti attori, registi, sceneggiatori; il racconto di come nasce e prende corpo uno spettacolo e il desiderio animato da tanto entusiasmo dei giovani allievi di rendere al meglio l’idea che si vuole mettere in scena, anzi si vede come mano mano l’idea si concretizzi, in battute, movimenti parole, silenzi, espressioni. I giovani allievi recitano, litigano, sono complici, dialogano, si confrontano; tutto si gioca su questo movimento che  non è solo scenico ma che è teso a coinvolgere le menti e l’emozione dei personaggi/persone. Così la Factory del Teatro Bellini si svela e svela cosa accade prima e durante la definizione di un testo teatrale.”Conoscevamo soltanto l’argomento che volevamo raccontare e la data in cui lo spettacolo avrebbe debuttato “ scrive nelle note di drammaturgia Francesco Ferrara; “ Ho ritenuto necessario affrontare la fatica e il rischio di una creazione originale che in qualche modo li riguardasse come attori e come individui. Ho voluto che portassero in scena loro stessi, e non un personaggio altro, in un continuo cortocircuito tra realtà e finzione”, scrive nelle note di regia Gabriele Russo. La storia è quella dolorosa e incomprensibile di Anders Behring Breivik, il giovane norvegese che il 22 luglio 2011 uccise 77 persone a Utoya, in maggioranza giovani, riuniti in quel luogo per discutere e parlare di un futuro quantomeno più giusto e egualitario. Un ‘fatto di cronaca’ che è molto di più di un susseguirsi di accadimenti e che costituisce una trama possibile di tanti colori ed interpretazioni..Le premesse, gli intenti, gli elementi ci sono e sono tutti non solo condivisibili – la scoperta della dimensione collettiva del teatro,  di un lavoro di gruppo -  e sembrano stare lì lì  per creare una ‘miscela ‘ esplosiva di novità. Ma la sensazione finale è quella di un prodotto didattico, di livello certo, ma sul quale occorre ancora molto da lavorare e limare, nella recitazione, nel movimento e nella occupazione dello spazio scenico da parte dei protagonisti, nella capacità di ‘gestire’ corpo, gesto, parola, nel coordinamento della dinamica drammaturgia e azione.   Spiccano fra fucili alla ‘gomorra’, cadute impacciate dei corpi e poco convinte interpretazioni, i toccanti  monologhi  di due brave allieve, Chiara Celotto e Maria Francesca Duilio. Forse si poteva abbreviare il tempo di recitazione e proporre alla fine dello spettacolo un dibattito con il pubblico, includerlo nella Factory  come co-protagonista di un lavoro teatrale in divenire, di un lavoro a cui non apporre mai il punto fine,  ma da costruire, ogni sera.

dFrancesco Ferrara
con Andrea Liotti, Arianna Sorrentino, Chiara Celotto, Claudia D’Avanzo, Eleonora Longobardi, Luigi Leone, Luigi Adimari, Manuel Severino, Maria Francesca Duilio, Michele Ferrantino, Rosita Chiodero, Salvatore Cutrì, Salvatore Nicolella, Simone Mazzella
regia Gabriele Russo
aiuto regia Salvatore Scotto D'Apollonia
uno spettacolo della Bellini Teatro Factory
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Commenti