“Signori in carrozza!”- di Andrej Longo, Regia di Paolo Sassanelli

Al Teatro Diana di Napoli dal 27 aprile al 1 maggio  

Servizio di Francesco Gaudiosi

Napoli- Un treno che parte da Londra diretto a Brindisi per poi arrivare a Bombay via nave. La ricerca di artisti che possano allietare i passeggeri del treno. L’amore per l’arte teatrale. Tre semplici passaggi che, amalgamati a dovere nella drammaturgia di Andrej Longo, regalano uno spettacolo di pregevole fattura scenica e di invidiabile ritmo d’esecuzione a livello interpretativo. Signori in carrozza! è una storia semplice che parla di una presunta rivalità tra due compagnie artistiche alla ricerca di un contratto per salire ad esibirsi sul celebre treno de “La valigia delle Indie”: la prima, che propone un repertorio melodico perlopiù macchiettistico-napoletano, la seconda che, al contrario, suggerisce note di swing in chiave italianeggiante. Ma la rivalità presto diventa una commistione di due generi musicali solo apparentemente divergenti e che la potenza musicale riesce a miscelare in una fusione particolarissima e senz’ombra di dubbio apprezzata da tutto il pubblico.

Giovanni Esposito, Paolo Sassanelli (anche regista dell’allestimento) ed Ernesto Lama sono colonne portanti di uno spettacolo che regge benissimo sulle loro spalle, ma che funziona ancora meglio grazie alla presenza della Orchestra Musica da Ripostiglio (chitarra Luca Giacomelli, percussioni Emanuele Pellegrini, chitarra e banjo Luca Pirozzi, contrabbasso Raffaele Toninelli) del violino di Ruben Chaviano e del pianoforte di Salvatore Cardone, e ovviamente insieme agli interpreti Marit Nissen, Margherita Vicario, Ivano Schiavi e Sergio del Prete.

Le scene di Luigi Ferrigno ricostruiscono il palcoscenico di un vecchio e ormai sfortunato teatro di Brindisi dove queste due compagnie si trovano a dover essere provinate da un eccentrico e divertentissimo Giovanni Esposito, motore centrale della messinscena e elemento ritmico di tutta l’esecuzione.

Se infatti Sassanelli e Lama creano gli intermezzi musicali necessari a portare avanti la “competizione” tra le due compagnie, Esposito è l'elemento trainante che muove le fila della storia, il burattinaio che cerca nell’arte del sorriso la risposta al proprio fallimento artistico, nella maschera sorridente l’ombra che nasconda quella della tristezza.

Ma il teatro è proprio questo, è capacità di sorridere e di commuoversi nello stesso momento, di far pensare regalando attimi di felicità. E il discorso di Giovanni Esposito sugli artisti e sul teatro è un vero e proprio elogio dell’arte scenica, un inno a chi ama l’arte teatrale che, nonostante i tempi, sopravvive anche grazie al sacrificio degli artisti stessi  e alla dedizione che in essa profondono.

Signori in carrozza! fa prima ridere a crepapelle e poi emozionare il pubblico. E la catarsi teatrale sta tutta qui, nella capacità di amare il teatro nella sua “onestà intellettuale”, nella sua capacità di arrivare allo spettatore per quello che è.

Sassanelli con una regia delicata, riesce a creare due ore e passa di spettacolo mantenendo un ritmo sostenuto e offrendo un’interpretazione corale che, nella sua visione d’insieme, restituisce allo spettatore un messaggio semplice e genuino: amare il teatro.

Lo spettacolo sarà in scena al teatro Diana fino al primo maggio.

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