Successo del Cirque Eloize con "Hard to describe, but it’s easy to like!”
Al Teatro PalaPartenope di Napoli dal 23 al 26 aprile
Servizio di
Maurizio Vitiello
Napoli - Abbiamo visto un sapiente e tagliente mix di
tradizionale arte circense e "street art", con il pepe della break
dance e il sale della urban bike.
Giovani acrobati, trapezisti, pagliacci
e artisti di strada, di varie nazionalità, quasi in gara tra di loro, hanno
assicurato un sano divertimento a un folto pubblico di appassionati.
Dopo aver contribuito al successo del
"Cirque du Soleil" in Italia con l'introduzione di un linguaggio
attuale e dando nuovo significato alla parola “circo”, la performance del
Cirque Éloize porta in scena un nuovo modo di concepire il circo, ma ne
rappresenta anche un ulteriore passo avanti.
Grazie all'utilizzo del linguaggio di
strada, alla spettacolarizzazione della filosofia “street”, il risultato è uno
spettacolo pieno di energia, acrobazie, break dance, ambientato nelle strade di
una metropoli occidentale contemporanea e miscelato coi suoni e la musica della
scena underground.
Lo show, per alcuni aspetti e tagli sorprendente, sostanzia sul palco una teoria di "acts" pulsanti di vita ed energia, quasi una continua sfida atletica.
Lo show, per alcuni aspetti e tagli sorprendente, sostanzia sul palco una teoria di "acts" pulsanti di vita ed energia, quasi una continua sfida atletica.
Sedici artisti in scena, dodici
discipline circensi adottate e tanta cultura urbana raccontano una storia
ambientata nel cuore gotico di una citta? futuristica, modellata e pensata come
crocevia tra fumetti, film di fantascienza e l'universo dei graffiti
metropolitani.
L'esuberanza giovanile degli artisti in
scena sfrontatamente fa leva su una rassodata tonicità muscolare, frutto di
durissimo lavoro propedeutico e preparatorio.
Dietro l'applauso c'è l'apprezzamento
del pubblico che coglie nelle inquadrature una volontà efebocratica, che poggia
sul sudore dei tanti allenamenti.
Il corpo è la macchina che deve
funzionare in scena, la fisicità è la base dello spettacolo; qualche giocoliere
risulta superallenatissimo.
Chi va sulla bicicletta è tonico e
intraprendente, chi va sul cerchio sospeso si gioca tutto nell'estensione del
corpo, chi gioca con i veli interpreta un romanticismo verticale.
L'esuberanza è inseguita,
la marcata sensibilità corporea è prodotta senza inganni, il coordinamento
psiche-corpo è esaltato nelle aggettazioni più estreme.
Applausi scroscianti.
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