Fiori giapponesi di Paolo Coletta
Quando l’Onirico si fa
Teatro
Servizio di Andrea Fiorillo
Napoli - Con lo
spettacolo “Fiori giapponesi”, la cui
messinscena è affidata al regista
Paolo Coletta, si chiude il percorso che lo Stabile partenopeo ha voluto
dedicare ad uno dei capisaldi della letteratura contemporanea italiana, Raffaele
La Capria, figlio della nostra Napoli.
Al Ridotto del
Mercadante dall’11
al 16 marzo prossimi, questo meraviglioso viaggio raccoglie nove degli oltre
cinquanta “raccontini” che compongono il
libro, proposti sotto forma di opera buffa contemporanea affidata ai quattro
attori/cantanti.
Nove storie che
diventano una onirica drammaturgia fatta di suggestioni visive, spirituali,
fisiche, che affronta storie a volte comiche a volte tragiche, in cui si “racconta” dell'amore, del dolore,
della crescita, del sesso, della ricerca della felicità.
Tutto attraverso le
parole che spesso diventano canto, un melodia per voce sola, o per due, o per
un coro, dove, come afferma il regista, “i
personaggi di questa ‘rapsodia‘ sull’imponderabilità delle umane (ma anche animali) vicende non hanno il tempo di
perder tempo a descriversi o a descrivere il proprio mondo: vanno dritti
incontro al loro destino contro ogni teoria deterministica, come movimenti di
una sonata classica: guidati semmai da una forma, sicuramente non da una
precisa causa. In questo senso c’è poco
da domandarsi come possano convivere al loro interno il sense of humour con un
costante clima di minaccia, l’ironia con la serietà del male, la
felicità con il dolore: ogni sentimento ha diritto di cittadinanza
nell’inventario
di infinite e mutevoli identità presenti in questo
libro”.
E questo percorso
di continua suggestione tra sogno e realtà è resa magistralmente
nelle scene di Luigi Ferrigno, nei costumi di Zaira de Vincentiis, nel disegno
luci di Gigi Saccomandi, dove tutti gli elementi utilizzati e
sapientemente scelti aiutano lo
spettatore a sorprendersi e a capire, a meravigliarsi e a riflettere.
Un viaggio dove
Paolo Coletta si fa maestro di un invito che va colto in pieno,di una necessità figlia di tutti i
tempi, dove, come affermava Modigliani in una delle sue lettere, il tuo
unico dovere è salvare i tuoi
sogni,
nonostante ciò che ti circonda.
Buona la prova
degli attori Mario Autore, Massimiliano Foà e Mercedes Martini,
ottima quella di Daniela Fiorentino, la cui voce mette i brividi.
15 marzo 2014
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